Piano di transizione dalla scuola al lavoro. Tutte le autonomie da acquisire

 

Quando dobbiamo cominciare ad occuparci della vita adulta di una persona autistica?

L’esperienza con adolescenti autistici ha dimostrato che è troppo tardi per pianificare la loro vita adulta quando il percorso scolastico sta per terminare, tra i 18 e i 21 anni. È invece nell’interesse dei singoli individui, della scuola e della collettività iniziare a sviluppare e a pianificare il percorso di transizione all’inizio dell’adolescenza o anche prima.

Condivido con voi questo rigoroso programma dei bisogni legati al periodo di transizione dalla scuola all’età adulta nei ragazzi autistici.

Come genitori, dobbiamo occuparci della vita adulta delle persone autistiche da quando la persona è in età scolare.

Abilità di autonomia: definizione
Le autonomie di base sono comportamenti quotidiani che accompagnano il  soddisfacimento di necessità fisiologiche e la cura della persona

Alimentazione
• Masticare, usare le posate, versare l’acqua nel bicchiere…

Controllo sfinterico e uso dei servizi igienici
• Segnalare il bisogno, recarsi in bagno, usare la carta igienica…2taza

Igiene personale
• Lavarsi i denti, farsi la doccia, asciugarsi, pettinarsi…Ottobre 25 del 2006 (10)

Vestirsi / Svestirsi
• Infilarsi i calzini, togliersi la giacca, allacciarsi le scarpe…Screenshot_20180124-165730

Addormentamento e sonno
• Andare a dormire la sera, dormire per tutta notte, svegliarsi al mattino…

LE ABILITÀ INTEGRANTI
Le abilità integranti riguardano comportamenti quotidiani che consentono l’integrazione  nel tessuto sociale e l’uso delle strutture comunitarie:

Preparare il bambino, fin da piccolo, alla vita indipendente:
Insegnare a riordinare, pulire, apparecchiare…
Insegnare a prepararsi la colazione…
Insegnare a farsi lo zaino…
Accompagnarlo ad usare i mezzi pubblici
Usare una “agenda” fin da piccoli
Insegnare a rispondere a telefono
Farlo pagare al bar, usare la “paghetta”
Frequentare delle strutture della comunità (come ristorante, bar…)

LA CURA DEL LUOGO DI VITAIMG-20170704-WA0068
La cura del luogo di vita riguarda i comportamenti
Riordino e pulizia della casa
Cucinare
Fare il bucato
Gestire le spese
Fare manutenzione e piccole riparazioni che consentono di abitare in maniera
indipendente

Riordino e pulizia della casa

• Apparecchiare, sparecchiare, rifarsi il letto, lavare le finestre, lavare i piatti…

Cucinare
• Farsi un panino, preparare la colazione, scolare la pasta, tagliare la frutta, seguire una nuova ricetta…

Screenshot_20180608-133917Fare il bucato
• Lavare i panni a mano, appendere i panni, usare la lavatrice, dividere per colore, ritirare i panni, stirare.

Fare manutenzione e piccole riparazioni
• Cambiare una lampadina, cucire un bottone, stuccare, mettere i feltrini sotto le sedie…

ABILITÀ INTEGRANTI di tipo cognitivo: Sono abilità da considerare utili per l’integrazione nella comunità

• Usare l’orologio
• Usare il calendario
• Usare il telefono
• Usare il denaro
• Usare il computerScreenshot_20180117-180608

Mobilità nella comunità

Attraversare la strada, prendere l’autobus, andare in bicicletta, riconoscere le insegne dei negozi…

Fare acquisti e usare i  servizi pubblici

• Spedire lettere, andare al bar, andare al ristorante, usare il bancomat, comprare un paio di scarpe…Screenshot_20180510-174518~2

Fare la spesa:

Aggiornare la lista delle cose da comprare, gestire il budget, regolarsi con le quantità, controllare la scadenza degli alimenti…

Gestire le spese:

• Pagare l’affitto, pagare le bollette, fare manutenzione, acquistare o sostituire
materiali o mobilia…

Gestire gli imprevisti
• Accettare gli imprevisti
Sapere cosa fare se: salta la corrente, c’è un allagamento, non c’è più acqua corrente,
scoppia un incendio, si incastra la serratura della porta…

Il lavoro

Perché vi sia possibilità di lavoro deve essere fatto un insegnamento esplicito di:

comportamento di lavoro
abilità di lavoro
diverse aree e compiti di lavoro
devono esserci opportunità reali di lavoro

Preparare al lavoro produttivo
Due componenti del lavoro:
Comportamento di lavoro
(comportamento “orientato” al lavoro)
Attività di lavoro
(“contenuti” o abilità specifiche a fare qualcosa)

Insegnare il comportamento di lavoro nel bambinotocca-bagnato_x264_dvd.original
Stare seduti al tavolo
Mantenere l’attenzione
Accettare le correzioni / autocorreggersi
Usare il materiale in maniera organizzata
Chiedere aiuto
Chiedere / prendersi delle pause

Il comportamento di lavoro componenti
Orientamento e attenzione sostenuta
Comprensione delle consegne
Organizzazione del lavoro
Motivazione
Rispetto delle regole
Comportamenti relazionali adeguati
Gestione delle difficoltà


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Esempi di comportamento di lavoro
Andare a lavorare quando è il momento
Orientare la propria attenzione al compito
Mantenere l’attenzione per un certo tempo
Reperire e organizzare i materiali
Organizzare il piano di lavoro
Seguire uno schema o un programma
Lavorare ordinatamente
Terminare il compito e mettere a posto
Gestire le pause e le transizioni
Lavorare in prossimità di altri, mantenere comportamenti sociali corretti
Richiedere aiuto quando necessario
Riconoscere i ruoli, accettare la supervisione

L’organizzazione del lavoro
Reperire i materiali
Predisporre i materiali
Lavorare sinistra-centro-destra
Concludere e mettere a posto

Esempi di abilità preparatorie al lavoro
Cognitive e metacognitive
Appaiare
Classificare
Leggere
Scrivere

Fini motorie e di coordinazionemotricità fine 1
Infilare
Tagliare
Annodare

Sociali
Lavorare in presenza di altri
Assenza di comportamenti problematici
Comunicative
Chiedere aiuto

Esempi di aree di lavoro e compiti
Ufficio
Timbrare
Spillare
Preparare fotocopie
Imbustare
Informatizzare indirizzi
Assemblaggio (mettere insieme)
Preparare le cartelline per i congressi
Montaggio (mettere insieme o modificare la forma per completare un’unità  funzionale)
Montare le scatoline per le bomboniere
Montare modellini di macchinine
Imballaggio (mettere dentro)
Preparare bustine di materiale da ferramenta
Classificazione
Selezionare la posta per Codice di Avviamento Postale
Collocazione
Collocare le merci sugli scaffali del supermercato

Altre attività
Consegnare posta
Effettuare pulizia nei residence
Preparare cibi nelle mense o nei fast food
Preparare merci per le spedizioni
Collocare merci sugli scaffali
Colorare cartoni animati
Archivista bibliotecario
Informatizzazione dati
Programmatore informatico

Punti di forza e problemi

Punti di forza delle persone autistiche sul lavoro
Puntualità
Precisione
Poche assenze
Attaccamento all’azienda e lealtà
Problemi
Scarsa flessibilità
Necessità di supervisione
Difficoltà nel contatto sociale e nella comunicazione

Le opportunità reali di lavoro
La politica economica e sociale dell’inserimento lavorativo delle persone autistiche
La ricerca delle aziende disponibili e la preparazione del personale
La condizione economica della famiglia in seguito all’inserimento lavorativo
La gestione delle variabili “psicologiche”: flessibilità, autostima, motivazione…

Il tempo libero1024x800_15fcb9fa4b29172453928282

Gestire il tempo libero
Insegnare fin da quando i bambini sono piccoli a impegnare il proprio tempo libero in maniera varia
Tempo libero individuale
Tempo libero sociale
Relax

Nelle persone autistiche il gioco funzionale non si sviluppa spontaneamente!
Il gioco nel bambino autistico deve essere esplicitamente insegnato così come deve essere insegnato ad un adulto autistico ad impegnare il suo tempo libero

Potersi divertire e fare attività fisica
Intervenire nella prospettiva che, da adulto, il bambino autistico abbia attività di tempo libero, attività sportive e possibilità di coltivare i suoi interessi e talenti

Il tempo libero, gli hobbies, i talentiares guitarra elett 12.04 002
Le abilità di tempo libero
valutazione e insegnamento esplicito
La possibilità di coltivare i propri interessi
Identificare i talenti e gli interessi, offrire opportunità per mettere a frutto talenti e interessi
Le opportunità di tempo libero
Insegnare a gestire autonomamente il proprio tempo libero e i servizi

Coltivare interessi e talenti
Cambiare prospettiva sugli “interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati”!
Utilizzare gli interessi come motivazione
Rendere gli interessi e i talenti funzionali ad una possibile attività lavorativa
Organizzare la possibilità di coltivare gli interessi o i talenti speciali nel tempo libero

Le abilità comunicative e la prevenzione dei comportamenti problematici

Comportamenti problema (secondo l’ipotesi “comunicazionale”)
Prevenire con una buona programmazione
Individualizzata
Soggetta a verifiche
Condivisa
Che rispetti le caratteristiche, capacità, motivazioni della persona


GIOCHI DI LOGICA


Quali abilità comunicative espressive insegnare per minimizzare le possibilità che si verifichino comportamenti problema
Richiedere qualcosa (oggetti)
Scegliere
Rifiutare
Comunicare che si è stanchi, che si vuole terminare una attività
Chiedere attenzione
Chiedere aiuto
Chiedere consolazione

Quali abilità comunicative recettive insegnare per minimizzare le possibilità che si verifichino comportamenti problema
Quando una attività inizia e finisce
Come passare da una attività all’altra
Cosa deve fare la persona
Cosa gli stiamo effettivamente chiedendo
Che cosa farà dopo
Quanto dura una attesa/cosa fare durante una attesa

Autoregolazione e gestione delle emozioniIMG_20171021_1551509
Preparare agli imprevisti
Insegnare l’autoregolazione emotiva
Preparare al lutto
Insegnare a gestire la rabbia
Riconoscere e esprimere le emozioni
Esprimere empatia

Comportamenti problema
Prevenire con una buona programmazione e offrendo buoni modelli
NO aggressività e costrizione
NO minacce, NO punizioni
Aiutare le persone con autismo a farsi carico di se stesse al massimo della propria
indipendenza

Le abilità socialiIMG-20150427-WA013

Sviluppare le abilità sociali
Migliorare l’intersoggettività
Insegnare a fare amicizia
Insegnare la distanza interpersonale
Insegnare a mantenere un comportamento adeguato in pubblico

I comportamenti affettivi con gli adulti familiari

•Commentare un evento interessanteAres piccolino 1
•Commentare un evento inatteso
•Riconoscere gli stati emozionali
•Mostrare empatia
•Attenzione congiunta
•Azione congiunta
•Emozione congiunta
•Spontaneità
•Intenzionalità
•Divertimento condiviso
•Mimica e gestualità
•Dirigere le interazioni all’interlocutore
•Sostenere il dialogo nell’interazione
•Coordinare sguardo gesto e vocalizzo
•Mostrare qualcosa di proprio

I comportamenti sociali con i pari, con gli educatori e nei contesti allargati o pubblicidownload

•Chiedere attenzione
•Chiedere aiuto
•Tollerare la prossimità
•Effettuare attività parallele
•Condividere il materiale
•Condividere qualcosa di proprio
•Partecipare a giochi sociali semplici
•Partecipare a giochi sociali con regole
•Tollerare le attese
•Rispettare il turno
•Esprimere una scelta
•Rifiutare
•Etichettare stati emozionali
•Regolare le reazioni emotive
•Rifiutare
•Possedere routine sociali positive
•Evitare routine sociali negative
•Risolvere situazioni sociali complesse

Adolescenti e adulti con QI verbali con basse competenze sociali

Riconoscere gli stili comunicativi (passivo, aggressivo, assertivo, prosociale)
Comprendere i concetti di ascolto attivo e di empatia
Riconoscere le diverse espressioni emozionali
Identificare le proprie caratteristiche personali (fisiche, cognitive ed emotive)
Poter parlare delle proprie caratteristiche personali
Riconoscere e valorizzare i propri punti di forza, mantenendo un senso di realtà
Riconoscere le caratteristiche dell’amicizia
Riconoscere i diversi ruoli sociali
Migliorare il proprio stile comunicativo, a livello non verbale e a livello verbale
Iniziare una conversazione diretta con un interlocutore o con un gruppo, portarla avanti, terminarla
Effettuare una conversazione telefonica
Migliorare l’espressività emotiva
Gestire la rabbia
Mostrare ascolto
Mostrare empatia
Fare critiche costruttive
Fare complimenti
Dire di si e dire di no
Iniziare una conoscenza
Gestire appuntamenti, amicizie, relazioni con un partner

La transizione: essere adolescenti nello spettro autistico

Cos’è l’adolescenza
L’adolescenza (dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, “crescere”) è quel tratto dell’età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato infantile a quello adulto dell’individuo.

Quali cambiamenti nei ragazzi dello spettro autisticoDSCI0163
Cambiamenti nel corpo (altezza, peli, odore, mestruazioni,  muscolatura, adipe, barba…)
Cambiamenti nel comportamento e nell’umore (aggressività, tristezza, sbalzi d’umore…)
Cambiamenti negli interessi (in particolare in quelli sociali e sessuali)
Cambiamenti nelle attese, richieste e risposte sociali (tensione verso l’indipendenza)
Eventi e attività nuovi (radersi, gestire le mestruazioni…)

L’adolescenza può costituire un periodo particolarmente difficile per alcuni soggetti con disturbi dello spettro autistico e per le loro famiglie, mentre per altri costituisce un tempo di sviluppo di migliori abilità e di consapevolezza sociale”

… in definitiva…
Tutto dipende (come sempre) da:
Caratteristiche personali
Opportunità (o barriere) ambientali

Una prima opportunità: adeguare le proposte all’età cronologica
Adeguare i materiali
Adeguare la relazione all’età cronologica
Non usare linguaggio infantile
Non toccare
Non comandare
Far evolvere i compiti accademici

Anticipare i cambiamenti

Spiegare che avverrà un cambiamento, appena questo è possibile e al livello di comprensione della persona:

Sviluppo femminile (il nostro corpo cresce e cambia)

  • il nostro corpo cresce
  • a volte cresciamo in  altezza
  • a volte cresciamo in peso
  • presto il mio corpo crescerà anche in altri modi
  • inizieranno a crescermi peli sul corpo
  • presto avrò le mestruazioni
  • dalle mie parti private (vagina) uscirà sangue. uscirà sangue tutti i mesi per 5 giorni poi basta) si chiama ciclo
  • durante il ciclo dovrò mettere l’assorbente nelle mutande in modo che raccolga il sangue. il mio corpo sta cambiando perchè sto diventando donna
  • inizierò ad assomigliare alla mamma e ad altre donne adulte
  • sarò brava a crescere e a cambiare, diventare donna va bene

De-infantilizzare gusti e abbigliamento
Musica da “bambini” vs da “ragazzi”
Cartoni animati vs Film
“cameretta” vs ambiente di vita
Trucco, accessori

Preparare alle scelte e mantenere interessi
Insegnare al bambino finché è piccolo a esprimere delle scelte, a rifiutare…
Coltivare i propri interessi e le proprie passioni

Sviluppare una immagine di sè
Persone con grande necessità di supporto
Apprendimento senza errori
Apprezzamento sociale
Persone con leggera necessità di supporto
Presentarsi
“carta di identità”
Storia personale
Autostima / autoefficacia

Considerare l’affettività e la sessualità
Attaccamento e distacco dai genitori
Innamoramento e corteggiamento
Insegnare la masturbazione
Rapporti sessuali

Considerare l’affettività e la sessualitàIMG_20180104_1158421 - Copia

Un esempio:
Insegnare la masturbazione
Quando
Dove
Come

Affrontare la masturbazione in modo sereno e non giudicante favorisce il comportamento sociale appropriato. Concordare con la famiglia delle modalità accettabili per la masturbazione è utile per prevenire i comportamenti socialmente inaccettabili.

  • toccare le mie parti private
  • toccarsi (una storia sulla masturbazione femminile)
  • toccarsi (una storia sulla masturbazione maschile)
  • avere erezioni
  • la mia routine privata (stabilire un programma per la masturbazione)

Insegnare l’auto-tutela
Insegnare a fare richieste per se stessi
“Vorrei essere lasciato in pace”
“Non mi interessa”
“C’è troppo rumore”
“Ho bisogno di aiuto”

Insegnare l’auto-tutelaSchermata_2017-09-06_a_08.53.34
Preparare alle evenienze negative
Pericolo (es: cosa fare se ti perdi)
tentativi di abuso fisico, sessuale e psicologico, farmacologico
presa in giro, bullismo
truffe, raggiri economici
abusi attraverso social network

Insegnare l’auto-tutela
Avere tre referenti a cui potersi rivolgere in caso di dubbi su eventi sociali
Non commettere reati (insegnare le regole sociali, e le norme, ciò che è legale e ciò che non lo è)

Avere cura della propria salute
Intervenire nella prospettiva che, da adulto, il bambino con autismo abbia cura della propria salute

La salute fisica e psicologicaScreenshot_20181001-161312
Rispettare le norme di sicurezza personale
Avere una corretta alimentazione
Avere cura di se e del proprio aspetto fisico
Affrontare le cure mediche
Assumere farmaci
Mantenere le abilità funzionali
Avere autostima e consapevolezza di sé
Farsi carico della propria “abilitazione”, educazione, carriera…

Il benessere psicologico e la qualità della vita
Avere informazioni su se stessi, sulla propria diagnosi e sulla propria salute
Avere la possibilità di autodeterminazione e il diritto di effettuare delle scelte
Avere relazioni affettive e sessuali, ricevere attenzione per gli aspetti di attaccamento e di perdita

ANTICIPARE GLI OSTACOLI
Come prevenire le situazioni che potrebbero diventare problematiche o ostacolanti per la vita indipendente

Quali possibili ostacoli
Passività
Oppositività
Bassa motivazione
Bassa autostima
Aderenza alle routine, rigidità
Difficoltà a gestire gli imprevisti
Difficoltà a risolvere problemi
Ansia, angoscia, attacchi di panico

Anticipare gli ostacoli
Insegnare l’autodeterminazione
Insegnare a fare delle scelte
Insegnare a ottenere rispetto
Insegnare l’autostima
Mantenere alta la motivazione
Basarsi sulle motivazioni e le preferenze della persona
Insegnare regole e convenzioni
Insegnare a risolvere i problemi e a gestire gli imprevisti
Insegnare a gestire l’ansia
Insegnare a gestire le stereotipie, l’ecolalia ecc…
Prevenire quello che è possibile e insegnare il problem solving e le procedure di emergenza (il piano B)
Avere dei referenti di fiducia

Dare supporto alla famiglia
Spiegare i cambiamenti ai familiari
Aiutare i familiari a vedere i cambiamenti
Aiutare i familiari a gestire i cambiamenti

Creare una rete di supporto
Ricerca di supporti (scout, luoghi di lavoro…)
Sensibilizzazione alle scuole
Sensibilizzazione sociale
Mediazione sociale (es: compagno adulto)
Diffusione di testi scritti (stampa / internet)
sullo spettro autistico

IN CONCLUSIONE…
Scegliere INSIEME obiettivi e strategie
Quando insegniamo qualcosa ad un bambino o ad un ragazzo, dobbiamo chiederci: che senso avrà questo nel suo futuro? Sarà utile? Sarà “spendibile” in un contesto di vita reale?
Quando scegliamo gli obiettivi, e definiamo le modalità di lavoro, privilegiamo quelli che portano verso l’indipendenza

 

 

 

 

 

 

Fonte:
Questa relazione è stata elaborata nell'ambito del progetto START autismo

Dottoressa Flavia Caretto 

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