Masturbazione. Come e quando è necessario programmarla

 

Nel mio Blog cercherò sempre di insistere sul tema della sessualità nell’autismo perché credo sia una delle questioni più difficili e delicate da gestire, insieme all’aggressività e all’autolesionismo.

Sento molto parlare di genitori disperati perché i loro ragazzi si masturbano in spiaggia o nei posti più impensabili, addirittura strusciandosi ad altre persone oppure usando oggetti bizzarri. Se si arriva a 15 anni con un problema del genere, spesso vuol dire che non lo si è impostato prima nella maniera giusta.

Ho già trattato, in passato, sia il tema della sessualità, che il tema della masturbazione compulsiva, così come il tema dei comportamenti inappropriati.

Beh, oggi vi voglio consigliare un libro, molto interessante di Kate E. Reynolds, madre di un ragazzo con grave disturbo autistico e infermiera specializzata sui temi della salute sessuale.

Quando le fantasie sessuali dei propri figli coinvolgono altre persone oppure oggetti che appartengono ad altre persone, si innesca un atteggiamento inadeguato che potrebbe sfociare nella violazione delle regole comuni e incidere quindi negativamente nello svolgimento della normale vita sociale. 

Anche di questo parla la Reynolds in questo interessantissimo libro, che si concentra su 3 punti fondamentali:

sessualita-autismo

  1. Stabilire un orario preciso per la masturbazione, programmare il tempo in cui vostro figlio si deve masturbare, quale momento della giornata e dove. Una volta deciso, rispettare i tempi e le regole della privacy (bussare sempre nella camera dove il ragazzo si masturba soltanto se necessario e attendere sempre che lui acconsenta)
  2. Niente film come Cinquanta sfumature di grigio o simili, che possono offrire una visione di potere nei confronti della relazione di coppia e che si centrano su giochi di seduzione difficili da capire per una persona autistica, la quale potrebbe imparare che si può conquistare una persona in modo aggressivo
  3. Cercate di capire che cosa eccita i vostri figli (può essere qualsiasi cosa, aprite la vostra mente, soprattutto se avete letto QUESTO testo, che ho pubblicato qui in passato). Potrebbe essere il seno, oppure un cuscino, oppure i capelli, o una parte della gamba. Certe volte alcuni ragazzi autistici prediligono le scarpe della mamma, oppure un abito della sorella. In tal caso, creando un libro fotografico con queste immagini, il ragazzo o la ragazza potrà tranquillamente guardarli nella propria camera per masturbarsi in santa pace.

Il volume, inoltre, affronta in modo separato i temi legati alla sessualità maschile e a quella femminile e tratta un ampio ventaglio di argomenti: lo sviluppo e i cambiamenti fisici, i comportamenti appropriati da tenere in pubblico e in privato, l’abuso sessuale, la collaborazione con la scuola, le prospettive per il futuro.

I suggerimenti tengono conto delle diverse caratteristiche cognitive e affettive delle persone appartenenti allo spettro, nonché delle necessità comunicative dei soggetti con maggiori difficoltà di linguaggio orale, comprensione ed espressione.

Ecco qui il libro di cui vi ho appena parlato: 

Buona lettura! un abbraccio,

Bàrbara

 

 

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