Con immenso piacere condivido con voi il percorso breve, ma articolato, che abbiamo intrapreso con Ares per l’introduzione della Tavola Pitagorica, con l’obiettivo di, finalmente, imparare le tabelline. Vi mostro, quindi, passaggio dopo passaggio, tutti gli esercizi arricchiti con video della loro realizzazione.
Abbiamo cominciato ad introdurre le tabelline quando Ares aveva 7 anni circa. Andò benino fino alla tabellina del 5. Da questo momento in poi cominciò ad essere difficilissimo insegnargli le altre tabelline fino al 10. Non riusciva a memorizzarle nonostante Ares abbia una memoria di ferro e riesca a ricordare qualsiasi melodia o cantante. Niente da fare. Le tabelline dopo il 5 erano un osso duro.
Comprai diversi giochi e abbiamo provato con tante terapiste nel tempo. Ho attaccato varie volte un grosso cartellone con le tabelline in camera, in cucina, in salotto. NIENTE. Nel tempo poi, sono subentrate altre priorità, sia didattiche che di autonomia, per cui le tabelline sono rimaste lì, in un angolo del dimenticatoio.
Poi abbiamo introdotto le divisioni (per le quali è imprescindibile la conoscenza delle tabelline) ma Ares le risolveva guardando le tabelline stampate sul cartellone.
Ad un certo punto alla nostra vita è arrivata una nuova insegnante di sostegno senza nessuna esperienza sull’autismo, la Dottoressa Valeria Amato, che mi disse, dopo pochi giorni, durante la didattica a distanza: “Bàrbara, ma perchè non proviamo con la TAVOLA PITAGORICA?
Devo riconoscere che non la conoscevo, per cui, come faccio sempre, sono andata immediatamente ad indagare e a studiare perchè se non la conosco bene io, è impensabile riuscire a spiegarla ad Ares.
Si tratta di una matrice bidimensionale in cui ogni cella contiene la moltiplicazione dell’elemento x per l’elemento y.
Ecco la Tavola Pitagorica:
Se ad esempio si vuole conoscere il risultato di 9×4 basta incrociare il 9 a sinistra con il 4 in alto e al centro trovi il risultato: 36. Lo stesso vale al contrario: si può incrociare il 9 che sta sopra con il 4 a sinistra e il risultato lo trovi sempre lì: 36
(imagesemcelettronica)
Ma prima di introdurla, così come sopra, Ares ha dovuto prendere dimestichezza con l’idea di trovare un qualcosa incrociando le coordinate che gli venivano date. Questo è uno dei primi esercizi che abbiamo creato:
Poi abbiamo alzato il tiro con esercizi come questo:
Ed infine siamo partiti con le tabelline. Ares quindi doveva trovare i risultati all’interno della Tavola. Notate come, all’inizio, i numeri hanno lo stesso colore della tavola. Poi abbiamo sfumato il colore.
Successivamente si sono introdotti esercizi come i problemi, dove Ares doveva risolvere operazioni che riconducevano alla Tavola Pitagorica
Poi, ancora, abbiamo lavorato sulla proprietà commutativa: l’ordine dei fattori non cambia il risultato, in modo di rendere ancora più fluida la conoscenza della Tavola Pitagorica:
Questo è il video della prima volta che Ares usa la tavola pitagorica.
Qui invece, già comincia a dimostrare che può perfettamente prescindere dalla Tavola Pitagorica, perchè, a forza di fare esercizi, riesce perfettamente a ricordare i risultati:
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