Autismo grave: è giusto che il genitore pretenda diploma e laurea a tutti i costi?

Premessa: quando arriva Settembre io ho già due tre lettere pronte, da protocollare, all’attenzione del Sindaco, e per conoscenza anche al Presidente della Repubblica se necessario, tanto, quando inizia l’anno scolastico, noi genitori di ragazzi autistici  sappiamo che c’è  sempre una litigata da fare, una lettera da mandare, qualcuno da maledire. I motivi non mancano mai:  meno ore di sostegno, niente servizio specialistico, non hanno firmato qui o non hanno firmato là. Tutto questo per dire che quando si tratta di diritti non guardo in faccia nessuno: io me li vado proprio a prendere, ovunque e a qualsiasi costo.

Tuttavia, sono del parere che se hai un figlio autistico grave, qui non sto parlando degli Asperger oppure dei ragazzi ad alto funzionamento (o livello 1 e 2) che sarebbero in grado d’imparare due lingue in due mesi, ma mi riferisco ai ragazzi autistici a basso funzionamento, con spesso altri  disturbi correlati, impuntarsi con la legge, quindi, portare avanti cause stratosferiche per avere per forza un Diploma o addirittura una Laurea, penso sia veramente una inutile perdita di tempo, tra l’altro tempo prezioso.

Ultimamente ho letto di quanto siano cresciuti i ricorsi al tribunale per avere accesso al diploma di maturità da parte di genitori con figli autistici molto, ma molto gravi. E alcune sentenze, addirittura, riconoscono il diritto al titolo, basandosi sul fatto che “se non si può dimostrare l’incapacità di superare il traguardo, deve essere dato per superato”.

Secondo me dall’accettazione della gravità della Diagnosi del proprio figlio, deve nascere anche una specie di consapevolezza dei propri limiti. Credo sia essenziale  per riuscire ad aiutare veramente il proprio figlio o figlia autistica.

Ogni ordine di scuola ha la sua importanza e se hai un figlio autistico a basso funzionamento, secondo me devi concentrarti su pochi obiettivi, ma con totale fermezza per riuscire a raggiungerli. 

Durante la scuola primaria e la scuola secondaria ho fatto in modo che Ares acquisisse  le conoscenze basi. Sì, vero, tutti  gli argomenti servono nella vita, ma non in quella di un giovane autistico. Ecco perché, sinceramente, del Diploma delle Medie, nonostante mio  figlio l’abbia raggiunto senza problemi, a me non interessa proprio, a dire il vero io ne  avrei fatto anche a meno.  Così come del Diploma di Maturità, ovviamente, non me ne frega nulla. E non parliamo della Laurea.

In questi 5 anni di Liceo Agrario, sto semplicemente potenziando le autonomie di mioCollage20170612-WA0088.jpg figlio, facendo di tutto affinché a scuola migliori  le sue competenze personali. Lavorando a casa affinché  impari a cucinare, si vesta,  si prepari da solo la colazione, si sappia gestire la giornata. E, ovviamente, mi aspetto, che se l’alternanza scuola lavoro  funzionasse davvero, mio figlio riesca ad essere inserito in un posto di lavoro dove possa essere utile alla società.

Siccome però non sempre le cose funzionano alla perfezione, e sappiamo tutti che alla fine l’alternanza scuola lavoro nelle scuole è deficitaria per i normodotati, figuriamoci per i disabili, mi sto comunque attrezzando per costruire un futuro migliore ad Ares.

La soluzione non è il Diploma, la soluzione non è accedere a tutti i costi all’esame di Stato. I nostri figli non sono più integrati con un Diploma o una Laurea in mano. Non ci serve a nulla. Noi dobbiamo lottare affinché il personale che sta a contatto con i nostri figli sia formato come si deve. Noi dobbiamo lottare affinché l’A.B.A. e tutte le terapie comportamentali siano gratis in ogni comune d’italia. Noi dobbiamo lottare affinché i nostri figli vengano assunti e formati nei posti di lavoro.

Dobbiamo lottare affinché la legge sul Dopo di  Noi sia veramente efficace e non chiacchiera da salotti politici; affinché domani, quando non ci saremo più, ci sia lo Stato, sotto forma di un centro-casa accoglienza spettacolare, immerso nel verde, con personale 1:1, gentile e preparato, che abbia a cuore i nostri figli come fossimo noi. Questa deve essere la nostra pretesa maggiore e costante.

Siamo davvero sicuri che i nostri figli disabili gravissimi preferiscano il Diploma e la Laurea alla serenità di sentirsi utili e compresi da tutti?

 

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