Oggi vi faccio vedere due video dove affronto una delle crisi di Ares. Diciamo che le crisi di mio figlio, per fortuna, sono sporadiche e rare volte sfociano in atti di violenza contro di sé o gli altri.
In questi video Ares era più piccolo, ed io l’ho registrato, non solo per farli vedere ai medici (che poi li hanno visti e non hanno concluso nulla), ma anche per far in modo che Ares si riveda durante questi momenti, in quanto ritengo che lo aiuti a gestirle, in qualche maniera.
Queste particolari crisi di Ares partono da spasmi alle braccia, movimenti bruschi che non riesce a controllare (guardate come a tavola rischia di far cadere il bicchiere), spesso gli si dilatano le pupille, in alcuni casi assume un atteggiamento aggressivo, alla fine invece scatta sempre un pianto liberatorio.
Le crisi in generale durano 20-30 minuti, a volte di più.
Nel primo video , come spesso faccio, e sempre secondo le direttive A.B.A., provo a distrarre Ares proponendo diverse attività: indossare calzini, scarpe, giocare con la schiuma, lavarsi il viso, alzarsi per andare in un’altra stanza, lavare le mani, insomma, qualsiasi azione che momentaneamente distragga il suo pensiero dalla crisi.
Non sempre ci riesco, quando le crisi sono più violente (crescendo diventa sempre più difficile la gestione), a volte è necessario alzare la voce, e assumere un atteggiamento fermo , sempre tenendo d’occhio oggetti con cui possa farsi o fare del male, situazioni di pericolo, come mobili, finestre, ecc.
E’ sempre assolutamente necessario mettere a riparo fratelli o sorelle più piccoli, io in alcuni casi chiedo alla sorella di Ares di registrarlo da lontano (anche per sdrammatizzare la situazione, e renderla d’aiuto in quel momento così complicato), e credetemi è molto terapeutico per lei, cercare di fare una specie di cronaca distaccata, di una realtà che altrimenti le provocherebbe soltanto sofferenza.
Inoltre, ritengo seriamente che le registrazioni poi, guardate con Ares, in un momento tranquillo, possano aiutarlo a comprendere meglio se stesso, ne parliamo per quanto possibile, elenchiamo quali sono gli atteggiamenti positivi e quali quelli negativi, se ha fatto male a me o a se stesso, ripetiamo più volte che “non si fa” (ma guardando i video la situazione da valutare diventa CONCRETA e visibile), e quindi più semplice da comprendere.
Credo che la cosa più importante da fare quando si affronta una qualsiasi crisi di un ragazzo o bambino autistico sia quella di evitare che si faccia male o faccia male agli altri, di conseguenza, è bene evitare il contatto oculare, bisogna non andare in escandescenze urlando, perché è inutile…cercare aiuto se necessario, (so di persone che hanno anche chiamato la polizia), e soprattutto non picchiare mai, la violenza porta solo violenza e non si ottiene davvero nessun risultato utile, alzando le mani.
Sulla base del tipo di crisi, e questo vale anche per i capricci che sfociano in pianti disperati di bambini anche normodotati, la prima cosa è ignorala, per evitare che poi diventi per il ragazzo un pretesto da usare per evitare magari compiti, ecc. Se poi si tratta di una crisi più importante, si può cercare di distrarre il bambino, come nel caso di questi video. Quando invece si tratta poi di crisi violenta, chiamare qualcuno è sempre d’aiuto ecco, per evitare il peggio.
Credo che sia anche necessario spendere due parole su come evitare le crisi.
Per quanto riguarda mio figlio so quali sono gli elementi scatenanti, che spesso però coincidono con i suoi momenti di relax e di autoaffermazione. Un esempio semplice ed efficace: guardare i video musicali su youtube, al telefono o al pc. Una cosa che, se gestita con un tempo ragionevole, va bene (ognuno di noi ha voglia di ascoltare un disco o una canzone) ma che, allo stesso tempo, può provocare stereotipie ed ossessioni. Io stabilisco sempre un orario preciso oltre il quale Ares non può più guardare il tablet o il cellulare.
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