Le persone con difficoltà di apprendimento o disabilità sono più a rischio di essere ferite o uccise sulle strade. I contrattempi legati al traffico rappresentano un gran numero di morti e feriti tra i bambini e i giovani della nostra società. Quando una persona ha esigenze particolari il fattore di rischio può aumentare notevolmente a causa di diversi fattori, tra cui:
- Mancanza di consapevolezza del pericolo
- Maggiore distrazione
- Difficoltà o incapacità di filtrare gli stimoli di fondo
- Livelli più elevati di impulsività
- Livelli più elevati di irrequietezza e bassi livelli di pazienza (ad esempio, essere in grado di “aspettare”)
- Problemi cognitivi e di apprendimento
I bambini autistici possono, inoltre, presentare:
- Difficoltà a pensare e comportarsi in modo flessibile: ciò significa che
potrebbero non applicare sempre le istruzioni o le regole di sicurezza ad ogni situazione rilevante. Ad esempio, un bambino al quale è stato insegnato a fermarsi quand’è rosso in una specifica strada, potrebbe non fermarsi in una strada nuova.
- Difficoltà a comprendere i contesti sociali – nel senso che potrebbero non rispondere all’insegnamento sulla sicurezza stradale nel contesto di ciò che è giusto o sbagliato? O che cosa è sicuro o pericoloso. Possono anche avere difficoltà ad applicare questi concetti a situazioni particolari.
- Difficoltà a comunicare e capire gli altri – potrebbero avere difficoltà a capire le istruzioni verbali degli adulti che gli accompagnano e potrebbero non essere in grado di comunicare le difficoltà che stanno avendo.
- Sensibilità eccessiva alle immagini e ai suoni – questo potrebbe mettere a rischio i bambini con autismo sulle strade provocando addirittura il panico, in risposta a determinati rumori o visioni (a causa dell’eccessiva sensibilità) oppure potrebbero non rendersi conto dell’avvicinarsi delle macchine dovuto alla poca sensibilità.
- Dimenticabili e facilmente distratti nel corso delle attività quotidiane -potrebbero essere distratti dalle stereotipie mentre attraversano la strada a piedi o in bicicletta, o semplicemente dimenticano di “fermarsi, guardare e ascoltare” o applicare altre norme di sicurezza.
- Interessi forti che possono causare distrazioni – ad esempio, un bambino può avere un forte interesse per le auto, potrebbe distrarsi durante l’azione di attraversare perchè rimane incantato a guardare un modello di macchina che gli piace.
Nel caso dei bambini autistici che soffrono anche di Deficit di attenzione e Iperattività si possono mostrare i seguenti problemi:
- Corrono eccessivamente – il che significa che potrebbero essere più propensi a: andare in mezzo alla strada, andare troppo veloce per riuscire a controllare correttamente loro o la propria bicicletta; o togliere le cinture di sicurezza, agitarsi e distrarre l’autista quando si è in auto.
- Impulsività e tendenza ad agire senza pensare – significa che potrebbero essere meno propensi ad aspettare l’omino verde del semaforo, non si rendono conto di quando è sicuro attraversare, oppure rischiano di non rimanere all’interno di un gruppo che viene portato fuori dai locali della scuola.
- Poco riguardo per la sicurezza personale – spesso agendo senza paura o senza considerare le conseguenze, potrebbe essere più probabile finire in mezzo alla strada
- Tendenza a non ascoltare gli altri o a seguire le istruzioni – quindi, anche se sottoposti a supervisione, potrebbero non ascoltare oppure ad ubbidire alle istruzioni di sicurezza di un adulto.
Per tutti questi motivi, come genitori ed educatori, abbiamo bisogno di lavorare molto e con molta cura per insegnare ai nostri figli con bisogni speciali tutto quello che riguarda la sicurezza stradale e del traffico impiegando le migliori strategie per rendere le strade più sicure ai nostri figli.
Cosa possiamo fare?:
Prima di uscire per insegnare a tuo figlio come attraversare la strada in modo sicuro, accertati che abbia alcune abilità acquisite come: la capacità di imitazione, l’essere in grado di rispondere alle istruzioni, che riesca a muoversi con disinvoltura in mezzo a molte distrazioni (auto, rumore di fondo e pedoni , solo per citarne alcuni). Una volta stabilito che è pronto per imparare questa importante abilità, allora puoi cominciare.
- Insegna a tuo figlio ad aspettare: sia che si tratti di sedersi tranquillamente in un ristorante e di attendere fino a quando tutti i membri della famiglia finiscono i loro pasti, oppure di aspettare il proprio turno nelle altalene del parco giochi, l’attesa è un’abilità essenziale per riuscire poi a camminare per strada in sicurezza. QUI ho parlato di come aiutare i nostri figli ad aspettare.
- Educa tuo figlio alla modifica dei percorsi stradali: esistono bambini che faticano a cambiare le strade che percorrono abitualmente. Molti addirittura urlano disperati se, nel percorso per andare al parco o a scuola, il genitore modifica, in qualche maniera la solita strada. In questo caso, consiglio storie sociali, immagini dei nuovi percorsi e tanta pratica. Più il bambino si abitua al cambiamento e più facile sarà per lui accettare le modifiche delle strade da percorrere.
- Semplifica le abilità complesse: insegnare come attraversare la strada potrebbe comportare i seguenti passaggi:
- Stop al marciapiede / attraversamento pedonale
- Guarda il segnale dell’omino verde
- Decidi se è sicuro attraversare (ad esempio, c’è scritto “cammina” oppure “stop”)
- Se il cartello dice di camminare, guardare in entrambi i lati
- Decidi se è sicuro (es. se c’è una macchina in movimento o meno)
- Cammina tranquillamente dall’altra parte della strada (e cioè non correre, ma cammina, magari tenendo la mano)
È importante ricordare che questi passaggi sono solo un esempio di ciò che potresti insegnare. Devi personalizzare ogni insegnamento in base all’ambiente in cui vivi. Insegna tutto ciò usando strumenti che sai, possono funzionare con il tuo bambino. Ad esempio, potresti decidere di fotografare e stampare gli incroci più pericolosi e mostrarli mentre fai pratica con lui.
- Prediligi l’addestramento pratico, che è più facile rispetto all’insegnamento in classe oppure a tavolino, poiché si basa su un contesto molto più vicino alla vita reale. Se possibile, insegna a tuo figlio oppure al tuo alunno, camminando su percorsi che effettivamente usa nella quotidianità.
- Spiega l’importanza delle regole di sicurezza in termini letterali, piuttosto che inserirli in un contesto sociale di ciò che è accettabile o di ciò che verrà visto favorevolmente. Ad esempio, spiega in modo specifico che il mancato rispetto delle norme di sicurezza può portare a morte o lesioni gravi, piuttosto che parlare di “questo è corretto”, oppure “sarebbe meglio che…”
- Assicurati che le tue istruzioni siano chiare e complete. Non usare metafore o allegorie. Assicurati di non essere frainteso. Se dici: “devi sempre fermarti ad ogni semaforo rosso, se non lo fai, un’auto potrebbe colpirti, ferirti o addirittura ucciderti“. Questa frase potrebbe significare che ci si ferma soltanto quando il semaforo è rosso e quindi tuo figlio, se vede il semaforo è verde, ma passano le macchine, potrebbe attraversare la strada lo stesso. Meglio dire: “attraversa soltanto se non ci sono veicoli in arrivo”.
- Utilizza la tecnologia e la realtà virtuale: ricerche di Israele e Stati Uniti hanno dimostrato l’efficacia dell’apprendimento virtuale, dimostrando non solo che gli studenti con esigenze speciali possono progredire attraverso simulazioni di traffico basate su computer, ma soprattutto, che il loro apprendimento si generalizza o trasferisce alla vita reale situazioni.
La pagina sulla sicurezza stradale di Do2Learn, ad esempio, include brani , video e una pagina di attività scaricabili gratuitamente. Noi in Italia invece, possiamo usare QUESTA app, per cercare di rendere meno noioso l’insegnamento delle regole stradali, usando immagini e parole per farci capire meglio. Potete anche entrare in QUESTO SITO, che ha molti spunti per insegnare l’educazione stradale.
Practicing Street Crossing è un’applicazione per iPad e iPhone che viene venduta al prezzo di $ 1,99 su iTunes Store di Apple e che insegna in modo creativo ai giocatori come e dove attraversare la strada in modo sicuro.
- Usa molte immagini e tante storie sociali: molte persone con autismo hanno assoluto bisogno di spunti visivi, orari e agende per imparare nuove abilità. Inoltre le storie sociali servono a ribadire e consolidare un’abilità specifica, come ad esempio fermarsi ai semafori.
- Insegna a tuo figlio sulla base del suo livello di abilità e fissa obiettivi ragionevoli: non tutti i metodi di insegnamento funzioneranno con ogni bambino. Quindi scegli quello migliore per tuo figlio a seconda delle sue caratteristiche. Appoggiati alla CAA se non è verbale, all’A.B.A., al TEACCH e assicurati che anche la scuola faccia la sua parte. Informa sempre la scuola sul percorso che hai iniziato e fornisci loro, se necessario materiale divertente per rendere più bello l’insegnamento.
- Premia sempre tuo figlio per ogni azione o reazione corretta durante questo percorso. E’ molto importante incoraggiare gli atteggiamenti positivi ogni volta che si presentano.
Io, per un periodo di tempo, quando Ares era più piccolino, ho usato un tappetto grandissimo che era già disegnato con le strisce pedonali, le strade, i semafori, ecc. Ho trovato un gioco che li somiglia e che potrebbe esservi utile. Lo comprate QUI:
C’è anche il Set di segnali stradali che trovate QUI:
C’è anche il Memory sui segnali stradali, che è divertente e istruttivo. Lo potete acquistare QUI.
Ma, al di là dei giochi e di tutte l immagini che possiate stampare, l’insegnamento VERO avviene nella strada. Programmate, come me, orari specifici durante la settimana, da dedicare esclusivamente all’educazione stradale. Io, a volte, cammino e giro il palazzo di casa mia anche 5 volte, alla ricerca di qualche errore che Ares potrebbe fare mentre cammina per strada. Pratica è la parola d’ordine. Se avete un Assistente domiciliare approfittate di lui perchè insegni le regole della strada a vostro figlio ogni qualvolta lo porta a fare una passeggiata. Siate pazienti e costanti. E andrà benissimo!
Le foto che ho inserito sono di Ares, nella sua prima passeggiata con gli amici con cui va sempre a prendere un gelato.
Fonti: AutismBeacon
Sarah Kupferschmidt
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