Per qualsiasi genitore, è difficile guardare il proprio bambino di 5 anni e iniziare a pensare di insegnargli a fare il bucato, fare la spesa in modo indipendente o cucinare. Ma se ti aspetti che tuo figlio faccia tutte queste cose un giorno da adulto, potresti rimanere delusa perchè non sempre i nostri figli imparano osservando gli altri, anzi: quasi mai. Ecco perchè prima si comincia ad insegnare le abilità di vita. meglio è.
Il tuo bambino adolescente o adulto, (a seconda del livello cognitivo e del tipo di diagnosi) potrebbe iniziare oggi a imparare cose come:
- Lavarsi
- Gestire il proprio denaro
- Usare dispositivi elettronici e internet in sicurezza
- Formazione professionale (che dovrebbe essere una naturale estensione di interessi, hobby o punti di forza )
- Spostarsi sui mezzi pubblici
- Gestire il tempo libero
- Spazzare, stirare, estendere panni
Per i bambini con disabilità (non solo autistici), potrebbe essere necessario più tempo, più ripetizioni e più pratica nel mondo reale. Iniziare subito è quindi la strada migliore da percorrere. Pensa per un secondo a come sei diventato adulto: quando sei uscito di casa per la prima volta, sapevi come strapazzare le uova senza bruciarle? Oppure gestire una carta di credito in modo responsabile? O negoziare con un venditore invadente quando si acquista un’auto usata? Se hai risposto “sì” a queste domande, allora eri di gran lunga superiore alla maggior parte di noi!
La realtà è che, indipendentemente dal fatto che tuo figlio sarà mai in grado di vivere separatamente da te o no, come genitore sono sicuro che vorrai aiutarlo a essere il più indipendente possibile affinchè sia in grado di avere voce in capitolo sulla propria vita. Insegnare le abilità principali può essere il modo per farlo, assicurandoti di combinare tali insegnamenti con la pratica effettiva nel mondo reale. Nonostante ciò che ci piace pensare, la scuola non insegnerà ai nostri figli tutto quello di cui avranno bisogno per la loro vita da adulti. No.
Cosa intendo per pratica nel mondo reale? Il problema più grande che trovo nei bambini e adulti che apprendono con diverse strategie è che queste abilità non si generalizzano al di fuori di certi contesti. Se Ares impara a cucinare la pizza a scuola con la prof. Francesca, ciò non significa automaticamente che potrebbe cucinare la pizza a casa per tutti. Se Ares impara a prendersi cura del cane di casa, ciò non vuol dire che domani può fare da dog sitter al cane del vicino.
Tutte le abilità di vita necessitano di istruzioni esplicite e intensive, nonché di molteplici opportunità di generalizzazione nelle situazioni del mondo reale. Molteplici opportunità di generalizzazione significano che l’istruttore/supervisore deve differire. L’impostazione deve essere diversa. I materiali/articoli utilizzati dovrebbero essere anche loro diversi.
Da quando Ares ha imparato a spazzare io non spazzo più se è lui a sporcare, ma spazza lui. Da quando sa stirare i suoi vestiti, io stiro quelli di tutti, ma lui stira i suoi. Ogni tanto chiudo un’occhio certo, ma in linea di massima lui fa le cose che sa fare. Bisogna lasciare che si esercitino a casa della nonna, a casa dei parenti, ecc. I passaggi dell’abilità varieranno leggermente man mano che vengono generalizzati a seconda delle opportunità, e questa è una buona cosa! Ci sono pochissimi compiti per adulti che vengono svolti esattamente allo stesso modo, ogni volta. Sappiamo anche che molti autistici tendono alla rigidità e all’uniformità della routine, il che può essere positivo o può essere altamente dannoso per l’apprendimento se ciò impedisce di fare qualcosa in modo diverso. Ad esempio, se cambiano il lavello, la marca del detersivo per i piatti o l’attrezzatura utilizzata (ad esempio il tipo di lavastoviglie), vostro figlio potrà comunque lavare i piatti?
È difficile guardare i propri figli quando sono piccoli e sapere con certezza cosa riserva loro il futuro. Questo non vale soltanto per l’autismo, ovvio, ma penso che riguardi tutti i genitori. Dato che non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, è fondamentale iniziare già adesso a preparare i nostri figli per un futuro incerto.
Forse ti starai chiedendo: “A che età bisognerebbe iniziare a concentrarsi su queste abilità?”. Potrebbe sorprenderti apprendere che io ho iniziato con Ares quando aveva 2, 3 anni. Sì, è vero.
Un bambino può imparare a sistemare i propri giocattoli, può imparare a mettere i piatti nella lavastoviglie. Un bambino può imparare a versare il proprio succo. Un bambino può imparare a mettere i vestiti sporchi in lavatrice o a tirare fuori i vestiti puliti dall’asciugatrice. Perché no?? Se i tuoi figli sono piccoli e non sai dove/come iniziare, inizia con piccoli passi:
- Lascia che tuo figlio ti aiuti mentre svolgi le faccende domestiche.
- Non andare sempre di corsa e lascia che tuo figlio si metta le scarpe , si metta il cappotto o prenda il suo zaino. Con calma.
- Cucinare è un’abilità di vita. Il più presto possibile, introducete ricette fredde, come preparare un panino o una macedonia.
- Quando ti trovi in ambienti pubblici, aiuta tuo figlio a pagare il proprio pasto o fagli consegnare i soldi alla cassa per gli acquisti. Lascia che tuo figlio metta gli oggetti sul nastro trasportatore del supermercato o insegnagli a fare la spesa dandogli una lista visiva della spesa.
- Consenti ai bambini più grandi di avere una certa responsabilità nei confronti dei bambini più piccoli. Lascia che tuo figlio di 6 anni ti aiuti a prenderti cura del bambino di 1 anno.
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