Quando un bambino riceve un rinforzo può usarlo come vuole?

 

E’ una delle vostre domande più ricorrenti. E ora rispondo in maniera semplice senza entrare troppo nel dettaglio perchè sul rinforzo ci sarebbe tantissimo da dire in realtà, ma ne ho già parlato qui nel mio Blog.

Ad esempio, un bambino si comporta in maniera esemplare durante un compito e riceve un premio, diciamo un gioco sonoro oppure il tablet. Il bambino prende il gioco sonoro, e ripete all’infinito un suono specifico, non lo usa in maniera appropriata, ma insiste nel ripetere un suono che lo gratifica. Va bene?
Certo che va bene. Una volta che il rinforzo (qualunque esso sia) è nelle mani del bambino, lui o lei, ha la facoltà di farne l’uso che vuole. E’ il suo momento di pausa, ha guadagnato il rinforzo, lo merita.  L’importante è che lo ridia senza problemi quando gli si chiede.
Indicargli come deve usare il rinforzo, criticarlo per il modo con cui lo usa o addirittura sgridarlo perchè lo sta usando in maniera sbagliata è come consegnare la busta paga a qualcuno e dirgli: puoi comprare solo penne, oppure questi soldi sono soltanto per comprare cibo. Non puoi usarli per viaggiare.
Se il bambino fa un uso inappropriato del rinforzo io, piuttosto, rivedrei il tipo di rinforzo e, all’occorrenza, lo cambierei del tutto. I giochi sonori ad esempio, che sappiamo, vengono spesso usati dalle persone autistiche in maniera ripetitiva e ossessiva, io li bandirei proprio. Li toglierei dalla circolazione, e al posto di quel tipo di gioco, come rinforzo, aggiungerei una pallina antistress, un gioco sensoriale, una passeggiata, un gelato, una caramella, un “bravissimo”, un cinque, una pacca sulle spalle.

I rinforzi vanno cambiati sempre altrimenti perdono il loro valore e il bambino si “sazia” di quel rinforzo. Ricordiamoci poi, che i rinforzi non sono soltanto quelli tangibili, ma che esistono anche quelli sociali, che nel tempo, secondo me, dovrebbero prevalere.