5 passaggi per affrontare l’aggressività nei bambini autistici

 

 

Ho dedicato diversi articoli alla gestione dell’aggressività dei propri figli, ma oggi vorrei essere più chiara e semplice possibile per provare ad offrire una nuova prospettiva, che forse, potrebbe essere quella definitiva con la quale sistemare il problema.

Innanzitutto, lo sapete già, ma lo ripeto, i bambini autistici non sono mai aggressivi senza motivo. 

Ma il fatto che abbiano una ragione per essere aggressivi non vuol dire che possiamo semplicemente ignorare l’aggressione e sperare che scompaia da sola. Quindi cosa dovrebbe fare un genitore quando il suo bambino autistico è aggressivo?

5 passaggi per affrontare l’aggressività nei bambini autistici

Innanzitutto l’aggressività di tuo figlio non è colpa sua, comunque sia, ti preoccupi anche della sicurezza degli altri figli o di quelli con cui tuo figlio se la prende.

Per non parlare dell’incessante preoccupazione di tutti noi genitori con figli disabili: come sarà il futuro di nostro figlio autistico se non riesce a controllare l’aggressività.

Quando Ares era piccolo aveva molti più episodi di aggressività, soprattutto con la sorellina, ma nel tempo sono riuscita a diminuire gli episodi fino a quasi fargli scomparire. Oggi rimangono alcuni momenti d’ira ma sono davvero sporadici e soprattutto decisamente evitabili perchè Ares sa autoregolarsi e inoltre ti offre mille segnali prima di scoppiare. 

Ora vi spiego, con il massimo della semplicità, alcuni passaggi fondamentali da mettere in pratica per gestire l’aggressività mettendo in sicurezza anche le persone che stanno attorno, rispettando tutti e assicurandoti che i bisogni di tuo figlio siano soddisfatti.


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rimuovi le tue premesse negative

Prima di poter veramente gestire l’aggressività di tuo figlio, devi valutare le tue premesse.

Per riconoscere e correggere le tue premesse, inizia innanzitutto elencando qualsiasi pensiero tu possa avere sull’aggressività di tuo figlio.

  • E’ soltanto violento
  • Cerca semplicemente di ferire le persone che lo circondano
  • Vuole terrorizzare i fratelli
  • Vuole essere offensivo

Adesso prendi ognuno di questi pensieri negativi e rimuovi il giudizio.

Parole come violento e offensivo sono totalmente soggettivi e soprattutto sono creazione nostra. 

Avere delle premesse sulle motivazioni di nostro figlio, su ciò che in realtà vuole o sul motivo per cui è aggressivo rimane semplicemente una supposizione assolutamente da mettere da parte prima di poter gestire l’aggressività. 

gestisci l’aggressività quando si presenta

Quello che alla fine desideriamo è fermare l’aggressione prima che si verifichi, naturalmente, ma fino a quel momento ci serve un piano per gestire l’aggressione quando accadrà.

Per farlo, pensa in maniera specifica a come si presenta l'”aggressività” del tuo bambino autistico.

  • Colpisce?, Calcia?, Graffia? Spinge? Tira i capelli? Sputa?

Devi essere il più specifico possibile perché il piano per un bambino che graffia potrebbe essere completamente diverso dal piano per un bambino che sputa.

Ora che hai chiaro cosa fa, nello specifico, ti chiederai: come posso proteggere lui e gli altri quando si presenta il problema?

I tre modi migliori per proteggere le persone durante l’aggressione potrebbero comprendere le seguenti mosse:

  • Distanziare le altre persone dal bambino aggressivo
  • Creare una barriera fisica intorno all’altra persona
  • Reindirizzare l’aggressività su un oggetto piuttosto che su una persona

trova la vera causa dell’aggressività

Ora che hai un progetto ben preciso su come proteggere tutti durante l’aggressione, puoi iniziare a capire perché l’aggressione accade.

Perché ricorda sempre: l’ aggressività non avviene mai senza un motivo

E prima di passare al motivo, va sottolineato che: solo perché l’aggressività ha una ragione non significa che l’aggressività sia giustificata. Riconoscere il motivo dell’aggressività non significa che l’accetti.

Detto questo, come fai a scoprire il motivo dell’aggressività se tuo figlio non può dirtelo?

Devi cercare la motivazione osservando e scrivendo appunti di cosa accade prima e cosa accade dopo.

Inizia a prestare attenzione a quando tuo figlio tende ad essere aggressivo e togli dalla tua mente il presupposto che “esca dal nulla”.

Cerca riferimenti come l’ora del giorno, l’ambiente sensoriale, la posizione in cui si trovava, le persone coinvolte o anche il giorno della settimana, scrivi tutto!

Quando prendi questi appunti, inizi a ottenere indizi su ciò che sta effettivamente causando l’aggressività.

Se ci ricordiamo che il comportamento aggressivo sta comunicando qualcosa possiamo guardare gli appunti che stiamo compilando con una nuova lente e chiederci: “potrebbe essere questa la causa del comportamento?


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risolvere il problema reale (ricorda: non è l’aggressività)

Ora puoi risolvere il problema reale!

Potremmo pensare che il problema sia l’aggressività, ma in realtà è solo la conseguenza di qualunque cosa la stia innescando.

Quindi questo passaggio riguarda la creazione di un piano per evitare o risolvere la vera causa, quella che provoca il comportamento problema. 

Questo piano varierà a seconda di quale sia la causa dell’aggressività di tuo figlio.

Un piano che evita un innesco di problemi potrebbe includere l’evitare determinate situazioni che portano all’aggressività, come la folla, il rumore eccessivo.

Un piano per adattarsi potrebbe includere l’aggiunta di uno strumento o di una strategia che aiuti tuo figlio a superare situazioni che portano all’aggressività, come per esempio le cuffie.

Un piano per gestire l’innesco potrebbe includere il cambiamento del tuo approccio nei confronti di una situazione che in genere sai, porta all’aggressività.

metti sempre in discussione il tuo piano

Ora hai un piano su come gestirai l’aggressione quando accadrà e un piano per risolvere il problema reale ed evitare del tutto l’aggressione. Ma non basta, purtroppo perchè esistono molti fattori che potrebbero intralciare il nostro piano.

  • Potremmo non avere ragione sulla causa vera.
  • Il nostro piano per risolvere il problema potrebbe peggiorare il problema.
  • Potremmo scoprire che il nostro piano non è pratico.
  • A nostro figlio potrebbe non piacere il piano che abbiamo messo in atto.

Tutto ciò significa che dovrai sempre mettere in discussione il tuo piano  man mano che lo realizzi.

Ma non devi scoraggiarti!!. Ogni volta che crei e provi un piano “non proprio giusto” per evitare comportamenti aggressivi, fai un piccolo passo verso la scoperta del piano perfetto per tuo figlio

Può volerci un po’ di tempo per realizzarlo nel modo giusto e potresti sentirti frustrato/a o scoraggiato/a lungo la strada.

Ma alla fine ci riuscirai e la soddisfazione sarà davvero immensa. 

 

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