Autismo. Consigli per gestire al meglio la masturbazione inappropriata

Ad Ares ho dato semplici regole:

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Questo foglietto di carta, apparentemente insignificante, giace nel fondo di un cassetto vicino alla stanza preferita di mio figlio. Quando serve, lo tiro fuori e rileggiamo insieme le regole.

Non sono regole scritte a caso. La porta chiusa indica assoluta privacy: non mi deve vedere nessuno. Lo stesso vale per quando sono solo, e quindi MAI in presenza di altri. Il pigiama invece mi offre garanzie sul fatto che non si masturbi fuori dal contesto intimo di casa. Normalmente Ares ha il jeans, quindi quando ha il pigiama significa che si trova in un momento di riposo e relax prima di dormire. Inoltre, in momenti in cui la masturbazione non è del tutto tradizionale (può capitare), ma insolita e bizzarra, mi garantisce anche che non ci siano lacerazioni, le quali invece potrebbero verificarsi con  con un tessuto più duro come quello del jeans. Sappiamo bene che poi, toccarsi è molto più probabile che capiti con un pantalone morbido piuttosto che con un jeans o simile.

Da notare anche che le regole sono scritte in maniera positiva: “posso masturbarmi” e non: “non posso masturbarmi quando“… ecc. ecc. Ciò per rendere positive le regole che sto dando e per rendermi disponibile nei confronti dell’atto in se: “puoi masturbarti certo, ma devi compiere queste regole”.

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Da quando Ares è molto piccolo il pigiama è associato esclusivamente al momento di dormire. Si va a dormire, quindi si indossa il pigiama, si legge la storia ecc. ecc. Se si creano certe abitudini sin dalla prima infanzia, poi diventa molto facile stabilire regole da adulti. Oggi come oggi per Ares sarebbe impensabile uscire di casa con il pigiama, ad esempio, perchè si tratta di un capo d’abbigliamento che ha associato esclusivamente alla camera da letto.

Mi è capitato di dover aggiungere regole ulteriori a queste già previste perchè strada facendo migliori la forma e il contenuto delle tue decisioni in base agli eventi che si verificano. Ad esempio, a volte ho aggiunto un timer per aiutare Ares a stabilire un tempo discreto nella masturbazione, ovviamente cercando di essere il più giusta possibile e dopo aver valutato i suoi tempi personali.

Qualche volta l’ho preso per mano e l’ho portato fuori dalla stanza perchè non rispettava qualcuna di queste 3 semplici regole. Con il tempo, pazienza e fermezza del rispetto delle regole, la situazione, posso dirlo, è assolutamente sotto controllo.

Tutta la gestione che fate della masturbazione dei vostri figli dipende sempre da tanti fattori: quanti siete in casa, di quante stanze disponete, se ci sono fratelli o sorelle in giro, ecc. ecc. E’ chiaro che un adolescente o adulto autistico avrebbe molta più probabilità di masturbarsi in santa pace, se siete in pochi a casa. Se invece ci sono più fratelli che vogliono usare la stessa stanza, o lo stesso bagno, le regole vanno decise per tutti in egual misura e tutti dovrebbero rispettarle.

Come vedete, nel foglio sopra non ci sono immagini, ma l’ideale sarebbe usarle. All’occorrenza potrebbe essere molto utile per i nostri figli autistici guardare immagini con il modo corretto di masturbarsi e con le regole basilari che riguardano la privacy e il rispetto dell regole sociali. Una vera e propria storia sociale sulla masturbazione dove indichi i modi giusti oppure le regole da rispettare sempre.

Con gli adolescenti neuro-tipici, i genitori di solito non hanno bisogno di affrontare il problema della masturbazione perché i loro figli sono in grado di capire da soli gli spunti e le regole sociali. A gli individui nello spettro autistico va invece insegnato TUTTO, e fra queste infinità di insegnamenti bisogna per forza di cose includere anche il modo e le regole della masturbazione.

Molti sono gli adulti che credono erroneamente che la masturbazione sia un comportamento passeggero, che presto il proprio figlio si stancherà e si fermerà da solo. Beh, non sempre succede, sappiatelo. Se poi si tratta di un bambino che si tocca le parti intime in pubblico senza che vengano prese misure, è probabile che il comportamento peggiori con il passare del tempo.

COME REAGIRE

La masturbazione è moralmente sbagliata? I genitori devono parlare delle loro convinzioni, di come reagiranno e di come insegneranno ai loro figli la masturbazione. All’interno della discussione, i genitori devono considerare la capacità dei loro adolescenti di comprendere questo concetto (ad esempio, capacità cognitive, capacità di elaborare le informazioni). Bisogna anche stare attenti a come tuo figlio pensi che tu percepisca il fatto che lui si tocchi. Ad esempio, se lo consideri “cattivo o sporco” e vieti quindi la masturbazione, l’adolescente potrebbe diventare nervoso, rinchiudersi in se stesso e addirittura masturbarsi ancora di più proprio come sfida personale nei confronti del divieto.

Dimostrare disponibilità nei confronti della masturbazione, come atto naturale nella crescita del proprio figlio è essenziale per il raggiungimento delle proprie soddisfazioni sessuali e personali. Mantieni, quindi, la calma e non urlare quando sorprendi tuo figlio a masturbarsi. Invece di dire semplicemente a tuo figlio o a tua figlia di interrompere il comportamento, discuti con lui e gli altri componenti della famiglia, ma anche con insegnanti e assistenti, il perché sia ​​inappropriato farlo in pubblico. 

La sessualità e la masturbazione sono argomenti tabù nella nostra società, ma come molte abilità sociali devono essere insegnate ai nostri figli nello spettro. E devono essere insegnate presto, quando i bambini sono ancora piccoli.

Se lasci che tuo figlio, in età prescolare, corra nudo in giro per casa, cosa succederà quando diventa un’abitudine difficile da spezzare con l’età? Se nomini le parti intime con i nomi sbagliati, quanta fatica farai nel tempo a pretendere da tuo figlio autistico i nomi giusti da dire? Tutto quello che vuoi diventi tuo figlio da grande, lo devi insegnare quando è molto piccolo, altrimenti potresti avere delle bruttissime sorprese.

Sii specifico su quando e dove può avvenire la masturbazione. Se dici che va bene in bagno, la persona può pensare che vada bene qualsiasi bagno (scuola, centro commerciale, casa della nonna). Di’ quale bagno va bene e quali sono vietati. Lo stesso vale per le camere da letto. Quando può aver luogo la masturbazione? Quali materiali possono essere coinvolti (ad es. Lubrificante, eiaculare in un asciugamano).

Quando la masturbazione diventa un problema, fai un lavoro investigativo serio. Se tuo figlio tenta o si masturba a scuola o al lavoro, è per evitare un compito o per cercare attenzione? Controlla se si verifica nel contesto di un’altra attività. Insegna le regole sulla masturbazione e rafforza il comportamento che desideri, invece di imporre punizioni quando si presenta una masturbazione inappropriata. 

E per ultimo, ma non meno importante, ricorda che se intervieni di persona nell’insegnamento della masturbazione, quindi se usi le tue mani per far capire a tuo figlio come masturbarsi in maniera (secondo te) corretta, potresti entrare in un circolo vizioso lacerante, e potrebbe essere difficile uscirne. L’ideale sarebbe un intervento mirato tramite immagini e video che illustrino i modi e le regole. E nel caso di intervento paterno, ad esempio, se si tratta di un ragazzo, o materno, se si tratta di una femmina, va sempre rispettato il fatto di mostrare come si fa e non di masturbare il proprio figlio.

Per quanto si voglia essere persino distaccati nel compiere l’azione della masturbazione con il proprio figlio (non guardare, girarsi dall’altra parte), l’azione in se, lacera psicologicamente e potrebbe sfumare di gran lunga il nostro ruolo di genitori.

E’ essenziale parlare di più di questo argomento, è imprescindibile distruggere le barricate alzate da molti genitori per custodire il tabù del sesso nell’adolescenza. E’ fondamentale soprattutto informarsi, leggere, per aiutare nostri figli con la giusta consapevolezza, aprendo le nostri menti e cercando di fare quello che è meglio per i nostri ragazzi perché loro ne avranno tanto bisogno quando non ci saremo più.