AUTISMO: quale scuola per tuo figlio?

 

 

Per un bambino autistico la scuola ideale è quella dove il corpo docente, il preside, tutti, sono disponibili a collaborare con noi genitori. PUNTO! Una scuola a prova di autismo deve essere aperta a qualunque tipo di suggerimento venga dall’esterno, ovviamente da personale qualificato, e che abbia come obiettivo il miglioramento del bambino.

Purtroppo se trovate una scuola dove non vi consentono di portare i vostri terapisti, le vostre psicologhe, di partecipare alla preparazione del personale scolastico, io vi dico subito di cambiarla. La scuola ideale ti consente di avere il telefono dell’insegnante di Sostegno, dell’assistente OEPA, ti facilita uscite anticipate, o entrate posticipate.

Una scuola ideale ti viene incontro quando stabilisce un progetto di lavoro con gli altri bambini normo tipici, al fine di migliorare la condizione del disabile: la scuola non deve ostacolarti, ma aiutarti. La scuola ideale tiene conto dei genitori quando si fa il GLHO, ti consente di avere un rapporto stretto con il personale che segue il bambino e non ammette che tu sia escluso da qualsiasi decisione riguardi tuo figlio: gite, piani personalizzati d’insegnamento e qualsiasi altra necessità.

Però dico sempre che il rapporto deve essere reciproco, e non posso pretendere da una scuola il massimo della collaborazione se io, genitore, non mi sono mai preoccupato minimamente dell’andamento scolastico di mio figlio, e questo, ovviamente, vale per disabili e non.

Quando invece si arriva alla scuola superiore, e ci tengo bene a sottolinearlo, nonostante siano anche queste le caratteristiche della nostra scuola ideale, direi che la scelta della scuola deve essere indirizzata, da parte del genitore, sull’acquisizione dell’autonomia da parte del ragazzo. 

Di conseguenza, a meno che non sia un Asperger con un QI al di sopra della media, oppure un autistico con palese predisposizione al canto, o  alla pittura, o al disegno, ecc, io penso che le scuole migliori sono quelle che offrono ai ragazzi la possibilità di esercitarsi alla vita che verrà. Io ho scelto l’Istituto Agrario, un luogo dove Ares non doveva per forza stare sempre seduto in classe, ma dove aveva anche l’opportunità di spaziare fra orto, roseto, caseificio, trattori, animali, laboratori,  ristoranti, agriturismo…

Alla scuola ideale va poi aggiunta la nostra saggezza nel gestire gli eventi. Alla scuola ideale va aggiunta l’armonia che creiamo attorno ai compagni di classe di nostro figlio, vanno aggiunti i nostri inviti agli amici per giocare, per prendere un gelato, per andare insieme al cinema. Vanno aggiunti il nostro interesse per la scuola, i nostri incontri con gli insegnanti, la nostra disponibilità e, ovvio, il nostro amore.

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