AUTISMO. Come insegnare i concetti di percezione spaziale (dentro fuori, sopra sotto)

La maggior parte dei concetti che i bambini normo tipici imparano giocando e osservando l’ambiente, nell’autismo vanno insegnati.

Così, mi sono trovata ad insegnare, concetti come “dentro/fuori”, “bagnato/asciutto”, “sotto/sopra”, “lontano/vicino”, ecc. ecc. Con questo breve articolo, e tramite le immagini che troverete qui, rigorosamente fatte da me, capirete che insegnare il significato di queste parole non è poi così difficile. 

Il primo step è fare tante fotografie come queste. Io ho sempre preferito, piuttosto che cercare immagini nel web, fotografare oggetti casalinghi di uso quotidiano. Quindi queste, che vedete qui, sono oggetti di casa mia.

Una volta stampate le immagini (se non si tratta di insegnare i colori, possono anche essere in bianco e nero), si passa alla fase successiva, e cioè, sedersi con il bambino, sempre senza TV accese o cellulari che squillino, e cominciare a chiedere: “Ares, tocca “dentro”. “Ares, tocca fuori” (con le immagini disposte sul tavolo a coppie, una accanto all’altra). 

All’inizio si aiuta il bambino ad indicare la risposta corretta, successivamente, se sbaglia, basta fare un cenno con il viso, attendere una risposta corretta, e se sbaglia di nuovo, suggerire la risposta esatta. E’ regola della terapia A.B.A. che il bambino non subisca mai nessun tipo di frustrazione, ecco perchè ci sono sempre gli aiuti, i quali, piano piano, nella misura in cui si impara il concetto, vengono via via sfumandosi, fino a scomparire.

Quando la risposta è corretta ovviamente si fa festa: si premia il bambino con qualcosa di suo gradimento, un biscotto, un kinder, una mela, o semplicemente, come nel nostro caso, si elogia il bambino verbalmente con un bel “bravooooooooo”.

Questo modo semplice di procedere si può mettere in pratica per qualunque concetto. Subito dopo, come richiede l’A.B.A., bisogna “generalizzare” il concetto imparato, e quindi quello che abbiamo insegnato a tavolino, si chiederà nel quotidiano, anche tramite il gioco, come quello di cui ho parlato già qui: “Ares, vai a prendermi in cucina la mela che sta “dentro” il cestino”. Ovviamente io ho precedentemente messo una mela fuori ed una dentro il cestino: mai chiedere senza “organizzare” il lavoro, altrimenti si crea confusione.

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Ad esempio, se dovete insegnare “bagnato/asciutto”, io ho usato le spugnette verdi/gialle che servono per pulire i piatti: è bene che entrambe le spugnette siano UGUALI, perchè quello che stiamo andando a chiedere non è il colore delle spugne, bensì dov’è quella bagnata e dov’è quella asciutta. Se le spugne sono uguali, il bambino toccherà veramente quella bagnata, se il bambino vede diversi colori, potrebbe confondersi o scegliere in base ad altre caratteristiche. Mi raccomando!