Gli aiuti, per insegnare una nuova abilità, sono importanti quanto sfumarli. Vedo spesso bambini e ragazzi autistici troppo dipendenti dagli aiuti e me ne accorgo che con loro non si è lavorato abbastanza o per nulla, sulla dissolvenza dei prompt.
Il Prompt (aiuto) è un segnale o un’istruzione che dai a una persona per aiutarla ad apprendere una nuova abilità. Esistono diversi tipi di prompt:
gestuali,
verbali
fisici
Ad esempio, se si chiede ad una persona di prendere lo zaino, indicare lo zaino con il dito rafforza la richiesta e rende più probabile che il bambino prenda lo zaino.
I prompt sono quasi sempre sintetici, percettivamente evidenti e vengono proposti al momento esatto in cui si verifica la prestazione.
- Se si tratta di un suggerimento verbali usiamo la parola come aiuto con l’obiettivo di facilitare la comprensione del compito. Ad esempio se una persona ha difficoltà nell’allacciarsi le scarpe le si può ricordare la sequenza delle azioni da mettere in atto.
- La gestualità invece fa parte degli aiuti non verbali e consiste in gesti usati per stimolare l’emissione di comportamenti o la riduzione di altri. Un esempio di prompt gestuale per bloccare un comportamento problema potrebbe essere l’alt con le mani.
- L’aiuto fisico, infine, presuppone un contatto fisico, attraverso il quale si guida il soggetto nell’esecuzione delle prestazioni programmate. Ad esempio prendere le man del bambino per indicargli come disegnare un cerchio
Usare gli aiuti è essenziale quanto sfumarli per evitare una dipendenza immediata. Fare troppo affidamento sui prompt potrebbe rendere le persone non interessate all’apprendimento dell’abilità e può essere un ostacolo alla vera autonomia.
a cosa serve dissolvere i prompt?
Una volta che sei abbastanza sicuro che la persona autistica può eseguire l’abilità o l’attività target con un determinato prompt, puoi svezzare i suggerimenti che gli vengono dati. Sbiadisci quindi le istruzioni gradualmente, invece di rimuoverle bruscamente.
I vantaggi della dissolvenza dei prompt sono:
- La persona impara a svolgere un compito in modo indipendente con un supporto adeguato fino a quando non ne ha bisogno
- La persona viene incoraggiata ad essere partecipante attivo nel processo comunicativo
- La persona riesce a prendere da sola le decisioni piuttosto che rispondere sempre alle richieste.
- Aumenta la sua fiducia nell’esprimere ciò che vuole, senza l’aiuto di qualcuno. Questo motiva la persona a continuare a usare l’abilità appresa in vari contesti e con diverse persone.
Come dissolvere i prompt?
Il risultato del rapido processo di dissolvenza è unico per ogni persona. Quindi potrebbe essere necessario variare la procedura di dissolvenza rapida in base alle esigenze della persona cambiando l’ordine di dissolvenza immediata. La personalizzazione del processo di dissolvenza del prompt può essere decisa/prevista SOLO in base alla risposta di ogni persona a ciascuno dei prompt per un’abilità/compito target
La chiave è osservare come la persona risponde alle richieste e sfumarle di conseguenza. Prova gradualmente ogni prompt e scriviti le risposte.
Ricordati di fare ogni volta una pausa in attesa della risposta. Alza le sopracciglia, ad esempio, per indicare che ti aspetti una risposta. E’ fondamentale per dare il tempo necessario alla persona di costruire una risposta. Tutto ciò infonde fiducia nella persona autistica, e la incoraggia a comunicare di più.
Nella maggior parte dei casi, la dissolvenza del prompt inizia da quelli più intrusivi a quelli meno invadenti.
Ad esempio:
- Riduciamo prima l’aiuto fisico. Ad esempio se prima prendevamo le mani del bambino per portarlo verso il mouse del computer, ora potremmo toccare leggermente le sue braccia
- Riduciamo anche la gestualità. Se prima alzavamo le mani per indicare lo STOP di un comportamento problema adesso potremmo usare un gesto meno evidente, come aprire gli occhi
- Riduciamo anche gli aiuti verbali. Se prima dicevamo l’intera sequenza per allacciarsi le scarpe, ora diremo soltanto qualche parola di ogni passaggio.
Piano piano, dunque, cominciamo a rinforzare la risposta indipendente della persona autistica con l’obiettivo di garantire un’acquisizione reale delle abilità.
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Fonti:
Sujatha.S, avazapp
Audiologo e logopedista MASLP – Lingua – Terapista della deglutizione
Ho 8 anni di esperienza in varie strutture come scuole speciali, ospedali privati, riabilitazione basata sulla famiglia e sulla comunità. Provo un immenso piacere nel fornire e vedere il successo in programmi di intervento personalizzati per persone con problemi di udito, linguaggio del linguaggio e deglutizione.
coachfamiliare
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