Autismo. Come insegnare i concetti di ieri, oggi e domani

 

 

I concetti astratti sono difficili da capire per i bambini neuro tipici, figuriamoci per un bambino autistico. Come possiamo insegnarli? Ecco, vi racconto come ho fatto con Ares.

Premessa: non bisogna avere fretta, ad Ares i concetti sono stati insegnati quando ha cominciato la scuola primaria, quindi in concomitanza anche con l’apprendimento della lettura, il che facilita parecchio la comprensione di questi concetti: se il bambino riesce a leggere restano impressi in maniera più nitida questi concetti quando li porti ad un calendario visivo.

  1. Ares aveva due calendari, uno attaccato al muro ed uno più piccolo, quest’ultimo per lavorare a tavolino con la terapista. In entrambi c’era scritto, al posto dei giorni della settimana (lunedì, martedì ecc.): IERI, OGGI e DOMANI. Parliamo di calendari rigorosamente VISIVI, quindi con immagini, che consentivano di capire cosa era accaduto ieri, cosa accade oggi e cosa accadrà domani. Nelle immagini compariva Ares compiendo qualche attività della giornata. Se le foto che attaccate sono del proprio bambino è molto più semplice che le capisca. Qualcosa di simile a questa foto, ma sotto oggi concetto, attaccate con il velcro le foto con le attività, in modo che si possano staccare.IMG_20191010_1251056
  2. A tavolino poi gli veniva chiesto: Ares, quand’è che vai a calcio? OGGI o DOMANI? Spesso Ares risponde sempre con l’ultima parola, senza appurare il concetto. Ecco perchè invertire l’ordine della domanda diventa essenziale per capire se ha compreso. Ares, quand’è che vai a calcio? DOMANI o OGGI? In questo caso dovrebbe dare la risposta giusta altrimenti vuol dire che ancora non ha capito.
  3. Abbiamo creato anche tre cartellini diversi con scritto OGGI DOMANI e OGGI, dello stesso colore. A volte lo si faceva rispondere con la parola, oppure consegnando il cartellino. L’insegnamento si acquisisce meglio se, oltre a sentire la parola, la si vede scritta.
  4. Ho creato anche tre scatole grandi, vanno bene anche delle scatole di scarpe, si cancellano le scritte originali delle scatole e si scrive in una OGGI, in un’altra DOMANI e nell’ultima IERI. Ho creato anche dei pezzetti di fogli dove c’erano degli eventi, esempio: sono andato a calcio, vado al parco, andrò alla festa di compleanno e così via. Ares doveva scegliere in quale scatola inserire questi eventi, con l’aiuto ovviamente mio o della terapista.
  5. Importante: gli eventi per insegnare questi concetti devono essere eclatanti, cioè, devono indicare fatti non usuali, altrimenti il bambino si confonde. Ad esempio se il bambino ha fatto cadere una tazza, gli chiedi: dimmi quando hai fatto cadere la tazza, IERI OGGI o DOMANI?. Non devono essere usati eventi come andare a scuola, che è un evento che capita invece tutti i giorni e che potrebbe generare confusione. Gli eventi giusti possono essere piacevoli o no, ma devono essere significativi: ammalarsi, cadere e farsi male, essere punti da un ape, aver sentito paura per un cane che abbaiava forte, aver ricevuto un regalo inaspettato, aver preso un gelato… Una volta ho vestito Ares con una camicina rossa di Topolino un giorno, poi con una blu e l’ho fotografato. Ho attaccato le foto sul calendario e gli ho posto le domande: quando hai messo la camicia rossa? quando hai messo quella blu?. Se invece ad esempio è Natale e il bambino va a vedere Babbo Natale in piazza ma poi ha la casa piena di Babbo Natale vari, può confondersi se gli chiedi quando ha visto Babbo Natale, perchè in fondo lo ha visto più volte.
  6. Se vedete che il bambino non riesce proprio a cogliere questi concetti, rimandate l’insegnamento. Può darsi che non sia pronto. Non c’è fretta.
  7. E’ essenziale che, quando si decide di insegnare questi concetti così astratti, si lavori a 365 gradi, a scuola, a casa, che vengano avvertiti i parenti e tutte le persone che vivono attorno al bambino. Il modo migliore di insegnare questo argomento, come accade con l’abilità di “indicare il dolore quando ci si fa male“, è quello di approfittare degli eventi stessi, mentre accadono.
  8. Si può creare anche un calendario dove si fondono i concetti di OGGI DOMANI E IERI con i nomi dei giorni della settimana. Come in questa immagine ad esempio:IMG_20191010_1254316Al posto delle scritte Lunedì Martedì ecc, usate sempre scritte staccabili per poter sostituirle.

IL GIOCO DEL PRIMA E DOPO

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Nel periodo in cui insegnavo questi concetti, (lo stesso vale per concetti come cena, pranzo, colazione, sera, notte, mattina) se Ares si svegliava alle 3 del mattino, io glielo facevo notare: Ares è notte, ora devi dormire, DOMANI MATTINA puoi svegliarti.

Oppure, Ares cosa vuoi per cena? Cos’hai mangiato a cena ieri? Cosa vuoi per pranzo oggi? E domani? Cioè, è essenziale generalizzare continuamente i concetti: ovunque!

Inoltre è imprescindibile usare le immagini e i calendari, i quali indicano in maniera CONCRETA i concetti storici: immagine di bambino che dorme con la luna in cielo per il concetto NOTTE, immagine di biscotti e latte per la COLAZIONE, immagine di pasta asciutta per il PRANZO e di carne la SERA per CENA, a seconda delle abitudini del bambino.

Questa è una foto, per insegnare i concetti, che mamma Beatrice ha inserito nella pagina Facebook e che condivido volentieri con voi:

 

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