Molti genitori trovano imbarazzante fare delle “chiacchiere sessuali” con i loro figli. Se poi si tratta di un figlio con disabilità figuriamoci: diventa impossibile. La causa di tutto ciò, molto spesso, è riconducibile al fatto che i genitori non riescono a stabilire il grado di comprensione che i loro figli hanno dell’argomento sesso. E tanti pensano “cosa gli parlo a fare se non capirà nulla del tema”?
Sicuramente non esiste un unico approccio educativo per gestire la questione sessuale dei ragazzi autistici, quindi le terapie andranno sempre personalizzate.
Quello che non possiamo negare è che i ragazzi autistici attraversano la pubertà, sperimentano cambiamenti ormonali, diventano curiosi del proprio corpo e sono creature sessuali per natura, proprio come chiunque altro. Alcune persone autistiche ricercano di più le esperienze sessuali, altre di meno, ma il fatto di essere autistici non implica mancanza di ormoni o del naturale sviluppo di un desiderio sessuale.
Il desiderio sessuale umano è un impulso primario; non è facoltativo. Permane un desiderio sessuale fintanto che abbiamo abbastanza da mangiare, bere e dormire e non siamo sotto stress eccessivo.
I bambini si accarezzano durante la prima infanzia. Non rispondere a questo comportamento va bene nei primissimi anni. Se però questo atteggiamento si verifica durante la cena o alla festa di compleanno del cuginetto Andrea è bene cominciare ad imporre delle regole e a insegnare, con le parole giuste il concetto di pubblico e privato.
Sebbene possa sembrare difficile, è fondamentale che i genitori identifichino precocemente comportamenti sessuali inappropriati e rispondano di conseguenza. Più a lungo un genitore attende ad intervenire, più difficile sarà affrontare il comportamento. Comportamenti sessuali inappropriati frequentemente segnalati includono toccarsi, toccare gli altri, masturbarsi in pubblico e spogliarsi (Haracopos & Peedersen, 1992; Ruble & Dalrymple, 1993). Se prima della pubertà non sono state apprese adeguate abilità sociali, capacità di auto-cura e abilità linguistiche, i genitori potrebbero avere difficoltà a rispondere ai comportamenti sessuali inappropriati dei propri figli in modo positivo e produttivo.
Modificare l’ambiente:
Un primo passo per affrontare comportamenti sessuali inappropriati è determinare quali cambiamenti ambientali possono essere apportati per ridurre la probabilità che si verifichi un comportamento sessuale inappropriato. Ad esempio, alcuni genitori hanno riferito che l’acquisto di diversi tipi o stili di indumenti intimi o di abbigliamento ha ridotto la probabilità che loro figlio si impegni in comportamenti inappropriati. Altri genitori hanno riferito che insistere sul fatto che loro figlio indossi una cintura ha ridotto i tentativi di toccarsi in pubblico. Se un determinato oggetto è frequentemente associato alla masturbazione, ad esempio, può essere efficace anche limitare l’accesso dell’adolescente a quell’oggetto.
Dire sì ai comportamenti appropriati
Un’altra strategia efficace prevede di dire a un adolescente cosa fare invece di cosa non fare. Spesso, una reazione iniziale è che i genitori dicano ai loro figli di “smettere” di impegnarsi nel comportamento, tuttavia questa è solo una parte della risposta. Basandoci sui principi dell’insegnamento dell’analisi comportamentale applicata (ABA), quando si tenta di ridurre qualsiasi comportamento, è più efficace insegnare un comportamento alternativo per sostituire il comportamento inappropriato. Pertanto, dire a un bambino di “smettere” può generare in lui una serie di domande: “Cosa devo fare invece?” e può comportare che il bambino si impegni in un altro comportamento inappropriato. Una madre, ad esempio, mi ha riferito che quando fa la spesa al supermercato, se vede che suo figlio comincia a toccarsi, lei gli chiede di spingere il carrello e automaticamente il figlio smette con il comportamento inappropriato.
Una volta che gli adolescenti sono in grado di discriminare tra luoghi accettabili e inaccettabili, è possibile insegnare loro a impegnarsi nel comportamento sessuale solo in un luogo privato / accettabile. Tutti i tentativi di assumere comportamenti in luoghi pubblici devono essere immediatamente interrotti.
Sii coerente
La coerenza è un ulteriore fattore che svolge un ruolo critico nell’affrontare manifestazioni inappropriate del comportamento sessuale. Chiunque abbia una relazione con l’adolescente deve essere coerente quando risponde a comportamenti inappropriati. Se un adolescente riceve un feedback incoerente, avrà più difficoltà a imparare cosa è accettabile e cosa no. Ad esempio, ad un adolescente che si spoglia, bisognerebbe imporre la regola di rimanere vestito durante il giorno, ogni giorno. Avendo aspettative coerenti da parte dei genitori e insegnanti, si possono evitare esperienze difficili in futuro.
Pensa al futuro
Quando si implementa qualsiasi intervento, è essenziale considerare come si generalizzerà ad altre situazioni. Spesso professionisti e genitori si impegnano per la generalizzazione delle competenze. Quando a un bambino viene insegnato a dire “per favore” durante la richiesta, i professionisti e i genitori si aspettano che il bambino dica “per favore” a casa, a scuola e con i suoi genitori, fratelli e insegnanti. La generalizzazione è spesso un risultato desiderabile. Tuttavia, può anche essere indesiderabile. Ciò si verifica quando a un bambino è permesso di impegnarsi in comportamenti sessuali nel bagno di casa e poi inizia a proporre gli stessi comportamenti nel bagno della scuola. Per questo motivo, i genitori e i professionisti dovrebbero tenere in grande considerazione la scelta degli interventi appropriati.
Frasi come: “So che ti senti bene a farlo e sono felice che tu ti senta bene, ma ciò che stai facendo è qualcosa di speciale e privato” potrebbero aiutarli a capire meglio la loro sessualità senza frustrarla, ma dando dei limiti.
Se permettiamo alla disabilità di nostro figlio di impedirci di insegnare questi concetti, allora lo lasceremo vulnerabile. Proprio come i bambini imparano a mangiare, bere, dormire e affrontare la paura, possono imparare a esprimere la propria sessualità. In effetti, i bambini hanno bisogno di un sostegno adeguato per esprimersi sessualmente; e questo supporto include informazioni sui confini appropriati e i vari modi per mostrare rispetto per se stessi.
Quando si diventa adolescenti i ragazzi autistici sperimentano cambiamenti nei loro corpi che si riflettono nella loro sessualità. Cominceranno a provare orgasmi. Cresceranno i peli pubici e nelle ascelle. La voce di un giovane cambierà. Una giovane donna inizierà ad avere le mestruazioni. Immagina di passare attraverso questi cambiamenti senza conoscere i nomi corretti delle parti del corpo, senza la preparazione anticipata per il cambiamento che avverrà, e senza la consapevolezza che qualcuno di fiducia sia disponibile per rispondere, in maniera appropriata, a qualsiasi domanda.
In questo periodo, giovani uomini e donne possono iniziare a masturbarsi. Questa attività può avvenire con orgasmo o senza, ma ad ogni modo è normale e non dovrebbe causare indebite preoccupazioni, a meno che i nostri figli non siano così assorbiti dalla masturbazione dal perdere altre attività quotidiane. In tal caso, sarebbe utile aiutarli a comprendere l’equilibrio delle loro azioni. Può essere semplice come far loro sapere che la sera e le ore di andare a letto sono ottimi momenti per masturbarsi, mentre le ore diurne sono importanti per sviluppare altri interessi.
Questo è un buon momento per spiegare ulteriormente la funzione delle parti del corpo. Per i giovani uomini, spiegare perché non possono urinare con un’erezione, come funziona un pene, ecc. Per una giovane donna, spiegare loro dove trovare il clitoride e cosa fa e perché mestruano. Se una persona è autistica e sperimenta una specie di difesa tattile, la masturbazione può apparire diversa. L’individuo può strofinare più forte o con brevi movimenti rapidi, più come un movimento di rettifica. È importante determinare se la persona sta ancora godendo della sensazione che prova oppure se sta causando danni a se stessa. Se si causa abrasione ai tessuti, può essere utile offrire gelatine specifiche o altri lubrificanti adatti.
Le persone sono esseri sessuali. Non è una scelta o un’opzione. È una verità. La migliore educazione sessuale è una piena consapevolezza delle capacità sociali, dei confini, dell’espressione sessuale e delle aspettative.
Poiché i genitori sono i principali educatori sessuali dei propri figli la superficialità e l’inconsapevolezza possono avere ripercussioni nella comunicazione e nell’educazione sessuale. Ricerche precedenti (Ballan 2012 ; Ruble e Dalrymple 1993 ) hanno indicato che i genitori di ragazzi autistici erano meno propensi a discutere questioni di sessualità con i loro figli se ritenevano che le condizioni di loro figlio precludessero una relazione romantica.
Uno studio, pubblicato sul sito US National Library of Medicine National Institutes of Health, ha coinvolto partecipanti adolescenti di sesso maschile fra i 15-18 anni. I genitori di 44 dei ragazzi partecipanti ha accettato di partecipare a questo studio e ha completato un questionario.
I genitori hanno riferito incertezza su cosa, quando e come parlare ai propri figli di sesso e sessualità (Nichols and Blakeley-Smith 2009). Questa incertezza può essere dovuta a una combinazione di mancanza di conoscenza sullo sviluppo sessuale negli adolescenti con autismo e a una mancanza di consapevolezza o sottovalutazione dell’esperienza sessuale del loro figlio adolescente. La sottovalutazione continua dei genitori e l’inconsapevolezza dell’esperienza sessuale degli adolescenti autistici possono influenzare direttamente la comunicazione genitore-adolescente sul sesso e la sessualità e i tempi dell’educazione sessuale dei genitori.
Offrire informazioni tempestive sulla sessualità e su come affrontarla può promuovere uno sviluppo sessuale sano negli adolescenti autistici e può aiutare a prevenire comportamenti ed esperienze sessuali inappropriati o avversi. Un’educazione sessuale limitata può portare all’inconsapevolezza negli adolescenti delle convenzioni relative alla sessualità e alle relazioni, alla frustrazione (ad esempio pratiche di masturbazione inefficaci) e all’autolesionismo.
I genitori svolgono un ruolo fondamentale nell’educazione al sesso e alla sessualità, sebbene siano spesso incerti su come, quando e quali informazioni fornire o discutere. Un’educazione sessuale completa, che includa quindi anche la masturbazione o la relazione di coppia, avrà probabilmente un ruolo essenziale nel promuovere uno sviluppo sessuale sano per prevenire esperienze sessuali dannose o avverse negli adolescenti autistici, come accade in altri adolescenti. Numerosi autori (ad esempio Attwood et al. 2014 ; Dekker et al. 2015 ; Hénault 2005) hanno formulato suggerimenti sull’educazione sessuale e hanno sviluppato programmi in sintonia con gli adolescenti autistici.
Questo studio ha dimostrato che i genitori tendono ad essere incerti o a sottovalutare l’estensione dell’esperienza sessuale dei loro adolescenti; ciò suggerisce che trarrebbero beneficio dalla ricezione di informazioni sullo sviluppo sessuale negli adolescenti autistici. Tali informazioni dovrebbero essere rese più disponibili e anche i genitori dovrebbero avere accesso al supporto per aiutarli a prendere decisioni su quando e come discutere questioni di sesso e sessualità.
Lo sviluppo della sessualità interessa non soltanto l’atto sessuale: riguarda mente e corpo, esperienze e attributi individuali (desiderio, piacere, identità, preferenza, fantasie, ruoli e norme), relazioni e influenze sociali.
Vi consiglio, come ho fatto già in passato, gli articoli, che sulla sessualità ho pubblicato nel mio BLOG e che, insieme, suggeriscono una serie di strategie volte a introdurre o a migliorare la corretta vita sessuale dei vostri figli.
Il tema, lo ricordo sempre, va affrontato a mente aperta, senza convenzionalismi né predisposizioni. Senza tabù e senza chiusure mentali che, lontano da favorire un’esperienza sessuale sana, porterebbero ad una vita sessuale deviante o inappropriata, piena di paure e decisamente frustrata.
Devi accedere per postare un commento.