E’ stata una vacanza condita da novità e da tante prime volte: la prima volta che Ares ha preso un traghetto in vita sua (di solito viaggiamo in aereo), la prima volta che ha mangiato una pasta lunga, la prima volta che ha assaggiato le fregole sarde e inoltre, dopo 6 anni, ha ricominciato a mangiare la banana, frutto che con la sua quota preziosa di Triptofano, mi ha compensato parecchio il senso di irrequietezza che di solito Ares acquisisce quando va al mare. Queste vacanze mi sono servite anche per capire che i quasi 18 anni di Ares sono oramai pieni di una voglia di indipendenza sottile che inizia a fare a pugni con la sua necessità di assistenza continua: un bel problema hehehe. Da una parte si sente in grado di alzarsi e andare dove vuole, dall’altra io che gli corro dietro perchè “come faccio a fidarmi del suo buon senso?” La scelta accurata di un albergo dove il mare fosse vicino, dove Ares potesse stare con me nella stanza, anche rimanendo nei suoi spazi privati, è stata ottima. Come sempre quando ti avventuri in una situazione nuova ci sono una miriade di imprevisti ed è lì che di solito metto alla prova gli insegnamenti e i sacrifici di un anno intero: il lavoro sulla desensibilizazzione per accettare i rumori, il lavoro sull’autoregolazione per insegnare ad Ares a capire quando deve chiedere o prendere da solo le cuffie, oppure quando deve cominciare a contare fino a 10 se avverte che sta diventando nervoso. Il lavoro sul linguaggio, anche tramite il Think it, per riuscire a dire: “non voglio parlare adesso”, “lasciatemi stare, voglio stare da solo”, “basta, mi dai fastidio” oppure “sono nervoso, vai via”. Beh, vi posso garantire che il lavoro sodo paga sempre e ho avuto tantissimi riscontri positivi del lavoro finora realizzato, a cominciare dalle dimostrazioni di tolleranza di Ares per il rumore costante dei bambini sulla spiaggia, per la musica alta nel Baby Club dell’albergo, per il fatto di dover prescindere di alcune certezze, come mangiare alla solita ora, dover attenersi a regole diverse per quanto riguarda la sessualità, vista la condivisione della stanza con la sorella tutto il giorno ed infine il dover vivere in un contesto dove davvero l’inconveniente era all’ordine del giorno. Non sono mancate le manie nuove come far fare un giro su se stessa alla sorella prima di fare insieme un tuffo in piscina, sorella della quale sottolineo il ruolo essenziale nei progressi di Ares. Ecco a voi una estrema sintesi delle vacanze di Ares in Sardegna.

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