Autismo. Consigli per trascorrere una vacanza serena

 

Le vacanze sono momenti critici per le persone autistiche. Di conseguenza è meglio organizzarle molto prima per garantirci un soggiorno rilassato e felice.

Le parole d’ordine, quando si tratta di cambiamenti nella routine, sono sempre le stesse: pianificare, anticipare, ripetere.

Più si pianifica la vacanza e meno sfide bisogna affrontare. Mi avete scritto in tanti in questo periodo perchè alcuni ragazzi cominciano a lanciare oggetti, ad essere violenti e aggressivi per via dell’imminente cambiamento che implica una permanenza fuori. 

A seconda del livello d’ansia che provoca il cambiamento nella routine nei vostri figli, la pianificazione della vacanza dovrà avvenire in tempi più o meno precedenti al momento della vera partenza.IMG_20170805_1948072

Vediamo insieme cosa possiamo fare per ridurre al massimo lo stress della vacanza: 

  1. Prima di scegliere qualunque posto dove andare in vacanza mi pongo alcune domande: Dov’è meglio andare? Cucinano al ristorante il cibo che piace ad Ares? L’ambiente sarà troppo rumoroso? Possiamo rilassarci? Ovviamente ogni risposta  queste domande implica una previa preparazione, spesso una telefonata per capire meglio dove ci stiamo recando.
  2. Successivamente puoi creare un conto alla rovescia fino al giorno in cui parti, in modo da poter rendere il processo divertente e interattivo per tuo figlio, garantendo allo stesso tempo che sappia cosa sta per accadere.
  3. Appena ho capito dove andremo io comincio a mostrare ad Ares foto, video delIMG_20170815_1442259 posto: mare, piscina, ristorante (se si tratta di un albergo), stanze, letto, finestre, porte. Ogni cosa! Quest’estate, ad esempio, nella quale non potremo andare all’estero, come facciamo sempre, Ares ha già visto ogni singolo angolo del luogo che abbiamo scelto. Per fortuna esistono siti per quasi ogni luogo di vacanza e se invece vi spostate ad un luogo che non si trova su internet, il mio consiglio è quello di fare delle foto oppure farvele fare. Non pensiate di essere esagerati: più vostro figlio conosce del posto dove andrà e più sarà pronto al cambiamento.
  4. In alcuni casi i ragazzi potrebbero conoscere perfettamente il luogo dove andranno (perchè ci sono stati già altre volte), ma hanno paura delle troppe emozioni che potrebbero provare in quel luogo. Ecco che quindi vale lo stesso vedere prima e tante volte quello che lì si vivrà, se possibile nel dettaglio. La preparazione alle emozioni tende sempre a dimezzarle.
  5. Le storie sociali, di cui sempre e tanto parlo, sono fondamentali in questi casi: se lo IMG_20190803_1059440ritenete necessario aggiungete immagini ad un bel racconto dove parlate del posto dove andrete, cosa farete, spiegate una giornata tipo: da quando vi svegliate fino al momento di dormire e commentate tutte le possibile attività che potreste compiere.
  6. Se ci riuscite, e sempre cercando di rimanere in un ambito il più credibile possibile, cercate di trovare un’attività usuale di vostro figlio che possa realizzarsi anche nel luogo dove andrete. Ad esempio, ad Ares piacciono tanto le macchine d’epoca, i trattori, i mezzi di trasporto in generale. Io ho individuato una mostra e un cantiere, vicino al posto dove alloggeremo, dove ci sono tantissimi mezzi che a lui piacciono e l’idea che lui vedrà tutto ciò anche in vacanza lo ha reso felice e sereno; non vede l’ora di andare ecco. Potreste vedere se trovate qualche raduno, qualche mostra, qualche cosa che abbia a che fare con un hobby di vostro figlio oppure crearvelo. Potreste, ad esempio dire che dipingerete insieme il cartone preferito di vostro figlio in vacanza, oppure che leggerete insieme qualcosa che a lui piace o ancora che vedrete tutti i film che lui adora.
  7. Non dimenticare mai di portare con se gli oggetti preferiti di tuo figlio. Gravissimo lasciare qualcosa che a lui piace e che poi non sai come trovare nel luogo della vacanza. Anche questo dettaglio va pianificato e comunicare ciò a tuo figlio potrebbe togliergli parecchia angoscia. Avere prontamente disponibili oggetti familiari può aiutare a calmare situazioni stressanti .
  8. Se la vacanza implica prendere l’aereo, sarebbe utile portare tuo figlio in anticipo all’aeroporto, oppure alla stazione dei treni: vedere quei posti confusionali e abituarsi alla quantità di gente e ai rumori che sentirà potrebbe essere d’aiuto. Lo stesso vale per i traghetti.
  9. Se hai intenzione di visitare la famiglia o gli amici, assicurati che ci sia un posto tranquillo e calmo dove andare, se necessario. Insegnare a tuo figlio ad autogestirsi nel divincolarsi da situazioni stressanti andando nei posti che conosce, potrebbe rendersi utile anche in altre occasioni.

Vi faccio vedere due video di due nostre vacanze in Sardegna e Cuba

 

 

 

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