Questi sono suggerimenti che valgono, non soltanto per i docenti, ma per chiunque abbia a che fare con una persona autistica. Sono pochi, concreti e, se seguiti potrebbero svoltare positivamente l’insegnamento.
- Mantieni sempre un linguaggio semplice e concreto: meno parole usi, meglio è.
- Fai un’accurata analisi delle attività: operazioni specifiche in ordine sequenziale.
- Dai meno scelte possibili. Se a un bambino viene chiesto di scegliere un colore, dagli solo due o tre possibilità tra cui scegliere. Più scelte darai e più confuso diventerà un bambino autistico.
- Evita l’uso del sarcasmo. Se uno studente sbatte accidentalmente tutti i fogli sul pavimento e dici “Grande!” Verrai preso alla lettera e questa azione potrebbe ripetersi regolarmente.
- Evita di usare espressioni idiomatiche: “Apri le orecchie”, “Chiudi la bocca” , “Non fare orecchie da mercante” lasceranno uno studente completamente disorientato e si chiederà come fare.
- Dare delle scelte molto chiare e cercare di non lasciare le scelte aperte. Avrai un risultato migliore chiedendo “Vuoi leggere o disegnare?” Piuttosto che chiedere “Cosa vuoi fare adesso?”,
- Ripeti le istruzioni e verifica la comprensione. Usa frasi brevi per garantire chiarezza delle istruzioni.
- Fornire una struttura molto chiara e una routine giornaliera stabilita che includa il tempo di gioco.
- Insegnare cosa significa “finito” e aiutare lo studente a capire quando qualcosa è finito. Scatta una foto di come vuoi che sia il prodotto finito e mostrala allo studente. Se vuoi che la stanza venga ripulita a fine lavoro, fai una foto di come vuoi che sia la stanza. Gli studenti possono usare l’immagine come riferimento.
- Avverti su qualsiasi imminente cambiamento di routine o cambio di attività.
- Indirizzare l’alunno individualmente in ogni momento (ad esempio, l’alunno potrebbe non rendersi conto che un’istruzione data all’intera classe include anche lui / lei. Chiamando il nome dell’alunno e dicendo “Ascolta quello che stanno dicendo perchè anche tu lo devi fare”, a volte può funzionare, altre volte l’alunno dovrà essere indirizzato individualmente.
- Utilizzo di vari supporti come: agenda visiva, ecc.
- Evitare la stimolazione eccessiva. Minimizzare / rimuovere i distrattori quando viene impostata un’attività che richiede concentrazione. Gli schermi a parete colorate possono essere fonte di distrazione per alcuni alunni, altri potrebbero trovare un rumore molto difficile da gestire.
- Cercare di collegare il lavoro agli interessi particolari dell’alunno.
- Proteggere l’alunno dalle prese in giro nel tempo libero e fornire ai pari una certa consapevolezza delle sue particolari esigenze.
- Permettere all’allievo di evitare determinate attività (come sport e giochi) che potrebbero non comprendere o apprezzare; e sostenere l’alunno in compiti di gruppo o all’aperto.
- Consentire qualche comportamento ossessivo come ricompensa per gli sforzi positivi.
- Premiare sempre l’alunno dopo ogni compito fatto bene
Infine un mio consiglio personale ai docenti: se siete stressati, stanchi, nervosi, non vi sentite nell’umore giusto per affrontare l’impegnativa giornata scolastica e non siete in grado di lasciare i problemi a casa, cercate di evitare il contatto con un allievo autistico: mettono a dura prova la pazienza di chiunque.
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