E’ stata un’idea di Yara quella di istituire un giorno dell’autonomia. Si tratta di una giornata in cui Ares fa tutto da solo.
Mi spiego: sono tante le abilità giornaliere che Ares già fa da solo da tempo: lavarsi i denti, allacciarsi le scarpe, vestirsi, sono soltanto alcune. Il giorno delle autonomie però è diverso perchè Ares non viene svegliato, come capita sempre, ma è lui che predispone la sveglia il giorno prima, quando suona si alza da solo, scende le scale, apre la finestra (oppure si lava e poi apre la finestra). Insomma decide lui, fa tutto lui, e non viene per niente sollecitato. La giornata delle autonomie finisce quando va a dormire. Al giorno dopo lo sveglio io, apro la finestra io, insomma, tutto torna come prima.
Perchè fare un giorno dell’autonomia
L’obiettivo di questa giornata è quello di 1: verificare quali sono i dettagli da rifinire per quanto riguarda l’autonomia di Ares, e 2: simulare una giornata in totale indipendenza, come se Ares vivesse da solo.
Questo giorno Ares deve avere un calendario specifico per la giornata e, chiaramente, non si tratta di un calendario qualunque, ma di un calendario minuzioso, dove si inserisce tutto: quando aprire la finestra, quando apparecchiare, quando cucinare, quando lavare i piatti, ecc.
E’ anche essenziale creare un cartellone gigante con la scritta GIORNO DELL’AUTONOMIA, e attaccarlo in bella vista, in modo che funga da promemoria ogni volta che nostro figlio proverà a chiedere aiuto o si comporterà come un giorno qualunque. Il cartello mi da la possibilità di parlare di meno perchè è decisamente meglio non perderci in troppe spiegazioni ma semplicemente ricordare (indicando il cartellone) che è il giorno dell’autonomia.
Ares ad esempio, ha provato a sedersi a tavola il giorno dell’autonomia dopo che il timer della pasta ha suonato, ma io ho indicato il cartellone come per dire: “eh no, tesoro, la devi scolare te, oggi è il tuo giorno”.
Quali sono le difficoltà di un giorno dell’autonomia?
La difficoltà maggiore che ho riscontrato nei primi giorni è legata all’abitudine, sia di Ares che del resto della famiglia. Ares deve fare tutto da solo ma non è da solo perchè ci siamo anche noi e questo dettaglio porta ad Ares a chiedere spesso aiuto e a noi ad essere tentati di aiutarlo.
Bisogna quindi non cercare di aiutare anche quando vediamo piccoli dettagli che non ci piacciono, come la scarpa fuori posto, il piatto lavato male, il letto fatto malissimo, ecc. Dobbiamo pensare sempre che quando non ci saremo più, questi dettagli sono davvero insignificanti, quindi proviamo a concentrarci sulle cose importanti.
L’ideale sarebbe lasciarlo da solo in casa e monitorarlo tramite telecamere, ma non è ancora funzionale agli effetti delle prove generali che servono anche ad imparare alcune abilità che ci sfuggono e che ci rendiamo conto esistano soltanto quando decidiamo di fare il giorno dell’autonomia.
Quali attività introdurre nel giorno dell’autonomia?
Diverse attività, ma soprattutto è bene variarle il più possibile. Innanzitutto il calendario deve avere tutte le attività di base come:
- fare il letto
- aprire la finestra della stanza
- lavarsi i denti e il viso
- lavarsi le ascelle (se necessario)
- vestirsi
- fare colazione ecc.
E poi possiamo introdurre alcune attività specifiche come:
- lavare i vetri
- spazzare
- svuotare il cestino di una specifica stanza
- fare una lavatrice oppure stendere i panni (precedentemente lavati da voi)
- possiamo far fare una telefonata alla zia per insegnare nostro figlio a rispondere al telefono (se precedentemente ci abbiamo lavorato)
- quando lo riteniamo opportuno possiamo addirittura programmare un’uscita con un amico al ristorante (questa abilità necessita di altre al suo interno come prendere i soldi, mettere il profumo, cambiare i vestiti, se necessario, ecc)
- possiamo inserire delle attività ricreative come guardare un film in un certo orario, giocare a domino o a carte con mamma
- Potete anche usare Alexa come promemoria (con Ares funziona benissimo)
Insomma ci possiamo sbizzarrire perchè lo scopo del giorno dell’autonomia è quello di imparare a fare nuove abilità, a gestirsi il tempo da soli e tutto ciò serve anche a noi per capire dove ci sono difficoltà e quindi lavorarci.
Errore da non commettere
Prima di avviare un giorno dell’autonomia è bene lavorare su tutte le autonomie che coinvolgono una giornata simile. Non è affatto utile, anzi, è frustrante, decidere di istituire in giorno dell’autonomia se vostro figlio non sa realizzare le abilità basilari: come lavarsi, fare il letto, preparare la colazione.
Questo è un giorno che subentra DOPO che vostro figlio ha raggiunto un certo livello di autogestione a casa. Altrimenti dovrete interrompere le azioni di vostro figlio continuamente per insegnare ogni cosa e quindi la giornata dell’autonomia perde automaticamente significato.
Aumentare i giorni dell’autonomia
In principio suggerisco di fare un solo giorno dell’autonomia a settimana, oppure al mese, decidete voi. Ma poi, è bene aumentarne la frequenza. L’obiettivo è quello di rendere tutti i giorni il giorno dell’autonomia e che nostro figlio sia in grado di fare tutto da solo, anche con noi dentro casa. Via via che passa il tempo (e questa è una bellissima sorpresa che mi è capitata) Ares fa alcune cose da solo senza pensare se è il giorno dell’autonomia o meno: ad esempio, scendendo dalla sua camera, apre la finestra, se la trova chiusa (a volte la lascio chiusa apposta), Piccoli gesti che mi fanno capire che la giornata dell’autonomia FUNZIONA!!
Qui nel video vedete Ares alle prese con alcune attività del suo giorno delle autonomie di questa settimana, lo registro con il cellulare quando in qualche modo interagiamo, ma in realtà, il giorno dell’autonomia, a casa facciamo tutti finta di non esserci o di essere molto impegnati, per capire fino a che punto Ares è in grado di gestirsi la vita da solo.
Aggiornamento importante: Il giorno dell’autonomia ora è diventato I giorni dell’autonomia: cioè da un giorno siamo passati a 2, poi a 4 e ora Ares fa tutto da solo sempre. Sottolineo un dettaglio importante che mi ha svoltato la vestizione. Ho inserito una sveglia particolare (canto di un gallo) sul cellulare di Ares. Quando Ares lo sente la mattina si toglie il pigiama e si veste nel seguente ordine: si toglie il pigiama, si cambia le mutande, indossa il jeans e le scarpe. Poi va in bagno si lava i denti dieci volte sotto a sinistra, dieci volte sotto a destra, dieci volte sopra e così via, Poi si lava le ascelle, contando fino a 5. Poi si sciacqua contando sempre fino a 5 e poi mette il deodorante. Infine indossa la maglietta, mette a posto il pigiama nel suo letto e mette le mutande nei panni sporchi.
La sera sente di nuovo il gallo, indossa il pigiama e mette nei panni sporchi la maglietta sporca. Quindi il canto di questo gallo per lui significa: MI DEVO CAMBIARE. Devo dire che è stata una vera svolta.
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