Si arrabbia quando la gente parla. Possibili soluzioni

 

Eccomi puntuale per raccontarvi la mia esperienza. Nell’ultima supervisione, abbiamo affrontato alcuni piccoli problemi comportamentali di Ares e piano piano vi racconterò quali soluzioni abbiamo trovato e come sta andando.

Una causa che scatena in Ares vere e proprie crisi di rabbia, è il fatto che la gente gli parli vicino. Può capitare che l’assistente domiciliare ad esempio sia costretto a rispondere al telefono mentre sta con lui, oppure che Yara, la sorella di Ares, mi parli dalla sala musica verso la cucina. O ancora che più persone parlino attorno a lui a casa e a scuola.

E’ anche capitato che Ares si arrabbiassi mentre eravamo in taxi perchè il tassista chiacchierava (davvero tanto) e anche se io me ne accorgevo che ad Ares dava fastidio non mi andava di dire al taxista che doveva stare zitto: insomma non era semplice, ecco.

Bene, è assodato che ad Ares il continuo parlare delle persone da’ molto fastidio, e non sempre si possono evitare alcune parole, alcune chiacchiere, alcune telefonate, quindi abbiamo posto il problema alla Dtt.ssa Sara Bassani.

Bassani, come sempre, valuta ogni situazione e dopo aver capito i vari contesti ci ha consigliato quanto segue:

  • Una storia sociale dove si indica ad Ares cosa può fare quando le persone parlano. Ed ecco come l’ho costruita:

La Dott.ssa Bassani ha consigliato all’assistente Fabrizio di abituare ad Ares alle telefonate improvvise che possono capitargli mentre passeggia con lui. Come? Innanzitutto Fabrizio deve far finta di parlare al telefono e quando Ares lo tocca o lo chiama perchè sente fastidio, Fabrizio deve abbassare il telefono e dire: Ares sono al telefono, conta fino a 10 (oppure 20) e poi attacco, va bene?

L’obiettivo è quello di dare ad Ares un modo concreto e circoscritto del tempo della telefonata, di tranquillizzarlo sul fatto che la telefonata finirà. Non sarà necessario che poi Ares conti per ogni telefonata che farà Fabrizio, o qualunque altra persona, perchè l’obiettivo è proprio quello di abituarlo ad aspettare che gli altri parlino al telefono senza stress, consapevole del fatto che la chiacchierata finirà in un tempo breve.

Ovviamente sarà premura di Fabrizio, sulla base del tipo di telefonata che deve affrontare, capire che dopo qualche secondo dal momento che Ares inizia a contare, dovrà attaccare il telefono. E ovviamente qui non mi riferisco a telefonate dove si urla o a lunghe chiacchierate di mezz’ora, ma a contingenze, piccoli squilli, telefonate brevi.

Fabrizio dovrà far finta di parlare al telefono più volte prima di parlare davvero al telefono, con l’obiettivo di poter suggerire ad Ares, più volte, cosa deve fare. 

Per quanto riguarda le persone che parlano in altri contesti, si metterà in pratica la strategia descritta nella storia sociale. Le prime volte toccherà suggerire ad Ares che può dire BASTA, oppure cambiare stanza se gli da fastidio. Comunque finora, da quando leggiamo la storia sociale circa 6 volte al giorno, sta andando bene: Ieri parlavo con sua sorella da una stanza all’altra e Ares si è alzato dicendo: “me ne vado dalla stanza” proprio la frase della storia sociale.

A breve, in un altro articolo vi parlerò invece di come abbiamo risolto la paura di un animale.

 

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