Autismo. P.E.I. Scuola secondaria secondo grado

 

Questo è uno dei tanti P.E.I. con cui Ares ha lavorato al Liceo. Vi dico subito che qui troverete meno della metà del lavoro che ha realizzato Ares, a dimostrazione del fatto che l’importante è quello che realmente si fa a scuola e non quel che si scrive su un pezzo di carta.

Ho visto P.E.I. che sembravano dei trattati internazionali e quello che in realtà faceva l’alunno a scuola era meno della metà di quello che c’era scritto. Ogni P.E.I. di Ares è stato sempre visto e rivisto, strada facendo, a seconda delle priorità di insegnamento. Ogni PEI è stato sempre elaborato e modificato dai docenti insieme a me e al supervisore ABA e sistematicamente ci si ritrova a scuola, tutti quanti, per confermare o modificare qualsiasi strategia di insegnamento.

Il presente Piano Educativo Individualizzato è stato elaborato/rielaborato in sede di G.L.H.O., in modo coerente e in riferimento agli obiettivi che sono stati concordati nel suddetto incontro, è stato controfirmato da tutti i docenti del consiglio di classe, dalle componenti del GLHO e consegnato in forma cartacea presso la segreteria didattica.

Composizione del gruppo di lavoro:

Docenti di tutte le materie

Insegnante di sostegno

Assistenti specialistici

Genitore

Neuropsichiatra

altre figure professionali: Supervisore ABA

Terapista ABA

Sintesi della diagnosi: Alunno con Disturbo Generalizzato dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato (autismo) e funzionamento cognitivo relativo ad un livello di ritardo medio.

Descrizione del gruppo classe: Classe unita. Sotto il profilo del comportamento rimane una classe vivace in particolare nei passaggi d’orario. Per quanto riguarda l’impegno si è dimostrata, in questo inizio, motivata e interessata nei confronti del lavoro scolastico. Permane una buona disposizione all’accoglienza, al supporto e all’integrazione.

L’allievo ha evidenziato difficoltà ad intraprendere il nuovo anno scolastico, forse dovuto al cambiamento dell’ubicazione aula (l’aula nuova ha anche un’acustica diversa, che influisce nei problemi sensoriali dell’alunno), cambiamento di insegnanti, oppure dovuto alla crescita. Si stanca subito e per riuscire a completare un esercizio, bisogna mettere in atto un sistema di premi. Per ora permangono stereotipie ed ecolalie. I docenti di sostegno (4) sono per lui un punto di riferimento.IMG-20181010-WA0003

AREA NEUROPSICOLOGICA: attenzione non prolungata nel tempo e sensibile agli interessi personali

Intelligenza: funzionale rispetto ai compiti richiesti grazie ai facilitatori messi in atto: schemi, mappe, formulari.

AREA MOTORIO-PRASSICA

L’alunno possiede una motricità generale sufficientemente adeguata: cammina e corre, anche se con scarsa coordinazione. In situazioni di divertimento e di maggiore eccitazione, utilizza il corpo in maniera immatura e poco modulata, mettendo in atto movimenti caratterizzati da saltelli e dondolii.

AREA AUTONOMIA:

E’ completamente autonomo nell’uso dei servizi igienici e nelle azioni di igiene personali (lavarsi le mani, pulirsi la bocca, gli occhi, andare al bagno), ecc. Conosce i quaderni con cui lavora, fa la merenda da solo e butta la carta nei cestini quando finisce. E’ autonomo anche nella gestione dei suoi rinforzi e anche nella gestione della sua cuffia personale quando sente rumori troppo fastidiosi.

AREA AFFETTIVO RELAZIONALE

L’allievo presenta un forte disturbo dell’interazione sociale anche se sono stati notati segnali di apertura nei confronti dei compagni di classe, di alcuni dei quali ha imparato il nome, così come conosce anche per nome le figure adulte a lui vicine. Dimostra di essere affettivamente legato ad alcune figure e le cerca.

AREA COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO

Parla a bassa voce, la comprensione verbale è buona soprattutto se il dialogo procede per semplici frasi. Comprende semplici consegne accompagnate da indicazioni gestuali o consegne ordinarie che vengono ripetute durante la giornata scolastica. Utilizza la parola per fare richieste di ogni genere o per esprimere rifiuto.

AREA COGNITIVA

Il ritardo di medio livello compromette tutte le aree dello sviluppo. L’alunno riesce comunque a comprendere ed eseguire ordini molto semplici, impara facilmente, opera per imitazione e somiglianza con materiale concreto, deve lavorare di più sulle abilità logiche.

COMPORTAMENTI PROBLEMA

Un tipo di comportamento problema dell’alunno è la stereotipia, e cioè, emette ripetitivamente, dei comportamenti irrilevanti, come dondolarsi ritmicamente,  specchiarsi, affacciarsi alla finestra.

DA ADOTTARE:

La tecnica TOKEN ECONOMY che consiste in un programma comportamentale in cui l’alunno, a seguito delle emissioni dei comportamenti adeguati, guadagna gettoni, che può scambiare con altri rinforzatori.

SUSSIDI NECESSARI E ATTENZIONI PARTICOLARI:

  • L’alunno non è in grado di spostarsi autonomamente
  • L’alunno usa il trasporto speciale con l’accompagnatore
  • Frequenta un orario ridotto
  • E’ in grado di seguire, in linea generale, il percorso della classe
  • Riceve attività personalizzate in tutte le discipline
  • Ci sono attività che possono favorire il suo percorso
  • La frequenza scolastica è costante

(segue: orario della classe e orario personalizzato)

L’alunno parteciperà ai seguenti progetti scolastici:

  • Laboratorio di Cucina (il corso di cucina è frequentato da molti ragazzi disabili per cui ci sono molti rumori e lunghe attese) L’allievo, come stabilito nell’incontro sistematico con il supervisore A.B.A.)  indosserà tappi per le orecchie o cuffie che gli consentono tuttavia di ascoltare gli operatori che lo accompagnano e avrà la possibilità di aspettare fuori dalla cucina, nel caso si debba aspettare troppo.
  • Laboratorio di Sport Integrato (con l’allievo si è fatto, in passato, un lavoro di desensibilizzazione per farlo entrare in palestra. Il lavoro (sempre in collaborazione con il supervisore A.B.A. e terapisti) consisteva nel premiarlo ogni qualvolta entrava nella palestra anche soltanto 4 secondi (acustica e rumori forti dovuti ai giochi dei compagni). Piano piano siamo riusciti ad inserire Ares, insieme a tutti i compagni nella palestra, per svolgere il programma di Sport.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO:

La legge n.107/15 prevede, per le Scuole Secondarie di Secondo grado, un percorso di formazione riguardante l’alternanza scuola lavoro. Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, la legge si attiene a quanto previsto dal D.LG N.77/05, nel quale è indicato che i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono dimensionati, per i soggetti disabili, in modo di promuovere l’autonomia anche ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro. Allo scopo di progettare in modo coerente con i bisogni, le attitudini e le specialità del singolo ragazzo il percorso di alternanza scuola lavoro.

L’alunno svolgerà attività di alternanza INTERNE all’Istituto, con la presenza di sostegno e assistente specialistico.

I tempi e le modalità di svolgimento del percorso terranno conto degli obiettivi didattici e formativi dell’alunno e saranno opportunamente calibrati, nella durata e nella distribuzione annuale, al fine di offrire il supporto più adeguato allo studente stesso.

OBIETTIVI EDUCATIVI:

  • Saper rispettare le regole scolastiche e sociali
  • Migliorare i tempi di attenzione e concentrazione
  • Sviluppare la capacità di collaborare e relazionarsi attivamente con gli altri
  • Favorire la socializzazione

OBIETTIVI DIDATTICI:

  • Migliorare la capacità di esposizione
  • Migliorare la capacità di calcolo
  • Favorire al comprensione dei principali argomenti svolti dalle discipline
  • Sviluppare l’avvio di un più autonomo metodo di studio
  • Migliorare l’orientamento nello spazio grafico

STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGICHE:IMG-20181010-WA0004

  • Costruire mappe concettuali, schemi e tabelle
  • Apprendimento cooperativo e attività laboratoriali
  • Tutoring
  • Sottolineare, identificare parole chiave
  • Apprendimento guidato
  • Lavoro in piccoli gruppi
  • Selezione di argomenti dal libro di testo o altri testi
  • Verifiche differenziate
  • Interrogazione programmate
  • Assegnazione di compiti a casa
  • Compiti in classe differenziati

STRUMENTI:

  • Utilizzo dei testi semplificati
  • Utilizzo del computer, calcolatrice, ecc
  • Fotocopie
  • Appunti dell’insegnante
  • Apprendimento attraverso l’esperienza concreta
  • Tabelle, formulari, sintesi, schemi e mappe concettuali
  • Calcolatrice
  • Computer, tablet.

CONTENUTI DISCIPLINARI PER LA PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA

(la programmazione differenziata può essere definita per aree disciplinari o per singola materia) Aree disciplinari: linguistico-comunicativa, logico-matematica, tecnica, motoria)

DISCIPLINA/AREA DISCIPLINARE: Linguistica-comunicativa 

Obiettivi: Ampliamento del vocabolario di base, esercizio della produzione verbale, potenziamento della lettura e scrittura tramite l’apprendimento della capacità di di individuare e sottolineare la parola chiave, mappa concettuale.

Contenuti: Schede facilitate con immagini e testo

Tipo di verifiche: Scritta, orale programmata.

Tipo di valutazione: L’andamento del processo educativo viene sistematicamente verificato attraverso l’osservazione e la rilevazione periodica degli apprendimenti per accertare la validità delle proposte in relazione alle esigenze dell’alunno e valutare la funzionalità e l’efficacia del progetto individualizzato. La valutazione sarà effettuata sulla base del P.E.I. (O.M. 90 del 21/05/20011 art.15 comma 6)

DISCIPLINA AREA/DISCIPLINARE: logico-matematica:

Obiettivi: migliorare la comprensione basilare del sistema numerico decimale e apprendere le operazioni matematiche di base, eseguendole anche con l’uso della calcolatrice, per inscritto e a mente. Espressioni e problemi semplici.

DISCIPLINA/AREA DISCIPLINARE: Tecnica.professionale:

Obiettivo: Si selezioneranno degli argomenti oggetto del programma che saranno affrontati in modo semplificato.

PATTO DI COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA:

Il percorso didattico-educativo viene sempre condiviso con la famiglia. Dopo aver analizzato la situazione generale dell’alunno, si concorda l’attuazione dei seguenti provvedimenti per favorire la crescita dell’alunno.

  • Percorso differenziato finalizzato al rilascio dell’attestazione delle conoscenze, competenze e dei crediti formativi acquisiti.
  • La partecipazione ad alcuni dei laboratori didattico-formativi attivati dall’Istituto, le cui date e i relativi orari verranno indicati dell’apposita sezione di questo fascicolo.
  • L’alternanza scuola lavora all’interno dell’Istituto.

Viene chiarito che, in base alle esigenze che emergeranno in itinere, il P.E.I. potrà subire delle eventuali modifiche. In tal caso i genitori saranno tempestivamente informati. La collaborazione scuola-famiglia prevede incontri periodici di verifica e valutazione del percorso in atto giacchè il ragazzo segue la terapia A.B.A. da quando aveva 4 anni e organizziamo periodicamente degli incontri con il supervisore A.B.A. e i terapisti dell’alunno ai fini di realizzare un lavoro unico nell’interesse del allievo.

FIRMA:

Genitore, Docente di sostegno, Coordinatore di classe, Dirigente scolastico.

Concordato e sottoscritto da TUTTI i docenti curricolari della classe, dal supervisore A.B.A. e dalla terapista