Mattia: una storia d’integrazione e volontà: 16 anni e quasi un mestiere

Questa è una bellissima storia: prima testimonianza che pubblico nel blog, e che davvero vale la pena venga conosciuta da tutti.

La Chicco Cotto, azienda che gestisce distributori automatici di snack e bevande, ha stretto delle partnership con istituti e associazioni che si occupano di ragazzi con disturbi dello spettro autistico per utilizzarli in attività retribuite affini alle loro abilità.

Si tratta di un progetto formazione-lavoro avviato tra la Scuola Cottolengo, l’Itis Avogadro di Torino e la cooperativa “Chicco Cotto”.  

La cooperativa, dopo la formazione ad hoc dei ragazzi autistici provenienti dalla Cottolengo, li ha inseriti nel proprio contesto lavorativo, pagandoli grazie alle borse di studio, e quei giovani oggi sono in grado di occuparsi del carico e dello scarico dei distributori automatici in completa autonomia e via via ampliare anche il numero delle operazioni svolte.

Fra questi ragazzi ce n’è uno davvero speciale che vi presento, si chiama Mattia, ha 16 anni, è autistico e sua madre gentilmente mi ha concesso queste foto che pubblico volentieri perchè sono l’esempio più alto di volontà ed integrazione. Mattia ha frequentato la scuola Cottolengo ed ora invece frequenta l’ITES Commerciale, e tutti noi ci auspichiamo davvero che questo progetto continui e si possa anche estendere a tutto il territorio nazionale. 

Queste sono le attività che davvero hanno senso al Liceo: iniziare percorsi formativi reali e concreti che avviino poi ad un mestiere, i ragazzi con difficoltà, che come sappiamo, finita la scuola dell’obbligo restano in balia di nessuno, completamente abbandonati a se stessi. 

Resto a disposizione di tutte le società coinvolte per promuovere l’iniziativa anche qui a Roma e nel resto della nazione.

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