AUTISMO. Trasporto scolastico. Il nostro diritto al pulmino giallo.

Lo  sapevate che ai bambini e ragazzi disabili non autosufficienti, che frequentano la scuola dell’obbligo, deve essere assicurato il trasporto, a titolo gratuito, dalla propria abitazione alla sede della scuola e viceversa?. (Art. 28 della legge 118/71).

Beh, ahimè, non  tutti  lo sanno,  invece è un nostro diritto  richiederlo.

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Il servizio di trasporto è attivato per la frequenza alle scuole comunali e statali pubbliche e non per quelle private o paritarie, anche se specializzate per l’accoglienza di alunni portatori di handicap.

– deve essere assicurato il servizio di trasporto per gli alunni che frequentano scuole pubbliche specializzate anche fuori dal territorio Municipale (es. scuole per sordomuti, per ciechi, per autistici….);

– si esclude dal Piano il trasporto dei disabili presso i centri di formazione professionale, ad eccezione di quelli gestiti direttamente da Roma Capitale tenuto conto che solo per questi può essere richiesto il rimborso delle spese di trasporto sostenute;

si esclude dal Piano il trasporto dei disabili presso i Centri diurni, di riabilitazione o di accoglienza, in quanto gli stessi, a seguito di convenzioni con la Regione Lazio, ricevono già finanziamenti per tale servizio.

Alle domande presentate dalle famiglie degli alunni disabili dovranno essere allegate le certificazioni delle ASL attestanti il tipo di handicap e il grado di autonomia motoria.

Le prime richieste vanno presentate esclusivamente all’Ufficio Trasporti del Municipio di riferimento, circa un anno prima dall’inizio dell’anno scolastico. Negli ultimi anni invece, la procedura, anche di richiesta per anni successivi, va fatta ONLINE sul sito del proprio comune, allegando in maniera digitale il verbale di invalidità civile e inserendo tutti i dati riguardanti la scuola, ecc.

Nel pulmino, oltre all’autista, ci deve essere sempre un assistente specializzato, al quale ho spiegato, nei minimi dettagli, all’inizio del servizio, le caratteristiche del disturbo di Ares, ecc. ecc. (non sia mai che i corsi di formazione degli assistenti siano generici).

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Per  quanto mi riguarda sono in  possesso del cellulare di ogni operatore ed autista di entrambe le linee che portano Ares a scuola. Li avverto quando Ares, per qualsiasi motivo resta a casa e anche loro mi avvertono se ci sono ritardi o simile.

Controllo spesso le condizioni igieniche della vettura e sono assolutamente al corrente del nome della ditta che appalta il Comune e che fornisce i pulmini nel mio municipio. Fra me, autisti ed operatori esiste una reciproca e cordiale collaborazione nell’interesse esclusivo della serenità di Ares.

Prima di cominciare l’anno scolastico ho stabilito, insieme alla scuola e al municipio, l’orario in cui vengono a prendere Ares la mattina e anche quello di consegna il pomeriggio e, inoltre, sono sempre in contatto con l’ufficio trasporto scolastico del mio Comune per qualsiasi tipo di problema possa presentarsi.

E’ un diritto dei nostri figli usufruire di questo servizio, ragion per cui, se qualche comune non stanzia i fondi per garantirlo, dobbiamo esigere risposte chiare e immediate. L’istruzione è un diritto per tutti!

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