Quando si trovano difficoltà nell’insegnamento di alcune abilità, il concatenamento può risultare la scelta vincente. Ne ho parlato già in passato. Trovate QUI l’articolo. Oggi ripropongo il tema soffermandomi su alcuni passaggi fondamentali del concatenamento.
Il concatenamento può essere retrogrado (all’indietro), anterogrado (in avanti), oppure totale.
Quando usarlo?
Il concatenamento può essere usato quando si ha a che fare con un’attività complessa, cioè quando si prova ad insegnare un compito che richiede più fasi di realizzazione per raggiungere un obiettivo finale.
Dunque, quando il bambino commette errori nella catena di azioni per completare un’attività. Ad esempio, si lava bene le mani ma alla fine non le asciuga ed esce dal bagno con le mani bagnate. Oppure si veste completamente ma non sa tirare su la cerniera della giacca.
Concatenamento retrogrado
Il concatenamento all’indietro si riferisce all’insegnamento di una catena comportamentale che inizia con l’ultimo passaggio: voi suggerite tutta l’intera catena di azioni tranne l’ultimo passaggio. Ad esempio, aiutate al bambino a lavarsi i denti e gli chiedete di fare autonomamente soltanto l’ultimo passaggio e cioè: mettere lo spazzolino nel portaspazzolino.
Il concatenamento all’indietro ha anche il vantaggio di creare un collegamento tra la maggior parte del lavoro e il più grande rinforzo. Se sto usando il concatenamento all’indietro per insegnare a un bambino a fare un toast, suggerirei ogni passaggio e chiederei al bambino di usare autonomamente una spatola per spostare il toast dalla padella a un piatto. Poi andiamo a mangiare! Quindi la maggior parte del lavoro (passaggio indipendente) ha portato al più grande rinforzo (consumare il cibo).
In questo video, ad esempio, Ares impara a completare un puzzle con il concatenamento retrogrado: prima gli si compone tutto il puzzle e lui inserisce soltanto l’ultimo pezzo (rinforzo). Poi piano piano si tolgono due pezzi, poi tre pezzi e così via. Oggi Ares fa autonomamente puzzle anche di 500 pezzi da solo.
Concatenamento anterogrado
Il concatenamento in avanti si riferisce all’insegnamento di una catena comportamentale che inizia con il primo passaggio: chiedi al bambino di completare la prima azione in modo indipendente e poi suggerisci tutti i passaggi rimanenti. Usando l’esempio del lavaggio dei denti, il bambino prenderà autonomamente lo spazzolino dal portaspazzolino, e poi suggerirete tutti i passaggi rimanenti.
Il concatenamento in avanti ha il vantaggio di utilizzare lo slancio del primo passaggio che è spesso quello più semplice e più facile. Se sto usando il concatenamento in avanti per insegnare a un bambino a fare il toast, allora vorrei che il bambino tirasse fuori il pane dal frigorifero in modo indipendente e poi gli suggerisco ogni altro passaggio. Una volta che il primo passaggio è stato padroneggiato a livello indipendente, passa ai primi 2 passaggi, poi ai primi 3 passaggi, ecc.
Concatenamento totale
Come suggerisce il nome, il concatenamento totale delle attività è quando insegni l’intera catena di comportamento un passo dopo l’altro. Il concatenamento totale è ciò che la maggior parte degli insegnanti o dei genitori usa naturalmente per insegnare un’abilità. Ad esempio, “Okay, apri l’acqua… ora insaponati le mani… bene, ora strofina le mani l’una contro l’altra”, ecc. Per un bambino autistico, potrebbe risultare ancora uno stile di insegnamento troppo complesso. Per questo motivo, il concatenamento all’indietro o in avanti sono solitamente più comunemente usato per i bambini autistici.
Infine, per creare un programma di concatenamento avrai bisogno di un’analisi delle attività, che non è altro che l’elenco minuzioso dei passaggi che si seguono per fare qualcosa. Ma non basta scriverlo, è meglio fare da soli l’attività che vuoi insegnare oppure osservare attentamente come lo fa qualcun altro.
È molto importante non limitarsi a scrivere un’analisi del compito basata sulla tua memoria. Anche compiti semplici, come preparare un panino, possono avere piccoli passaggi importanti che potresti saltare inavvertitamente. Se non insegni un passaggio, non puoi incolpare il bambino di non averlo completato. Potresti anche consultare un professionista o fare qualche ricerca su come eseguire un compito specifico. Potrei facilmente creare un’analisi delle attività per lavarsi i denti, ma se devi insegnare un’attività più complessa come cambiare l’olio di un’auto, sicuramente non potrei scrivere facilmente un’analisi del compito per questo. Avrei bisogno di fare qualche ricerca, forse parlare con un meccanico, ecc.
Ecco un suggerimento: dopo aver creato un’analisi delle attività, completa tu stesso la catena di azioni per assicurarti di non aver saltato alcun passaggio o di aver inserito passaggi fuori ordine. Succede più spesso di quanto si possa pensare.
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