Comportamento a tavola

 

Se un bambino autistico si comporta male a tavola (tocca il cibo degli altri e sputa il proprio, rovescia l’acqua, si alza…) e per evitare il fastidio agli altri, viene nutrito altrove, da solo, quel bambino si abituerà a mangiare in solitudine e quando sarà grande e magari frequenterà un luogo dove bisogna mangiare a tavola con altri coinquilini, lui si comporterà sempre come da bambino perchè non ha imparato il modo corretto di farlo. 

Se quel bambino, da adulto, viene ancora allontanato perchè crea sempre problemi a tavola, non si farà altro che rinforzare quel comportamento perchè il suo obiettivo sarà appunto quello di mangiare da solo, con tanto spazio attorno e il problema non si sarà risolto. Cosa fare?

Sin da piccolini i bambini devono imparare a stare composti a tavola, non con punizioni, ma con regole precise. Insegnate loro a comunicare qualsiasi desiderio: cambiare posto, se vogliono del pane, se si sentono troppo stretti. Lodateli e premiateli sempre quando si comportano bene. Non permettete che il bambino si alzi se si comporta male, ma concedetegli di farlo soltanto quando ha finito di mangiare correttamente. Create, se necessario, una storia sociale illustrata con le regole precise da seguire.

Quando si affronta un comportamento provocatorio dobbiamo prima capire perché si sta verificando il comportamento e in seguito agire per modificare gli antecedenti e insegnare i comportamenti adeguati. Le punizioni, ricordiamolo, non insegnano nessuna abilità.

 

 

 

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