Quanto è importante la motivazione!
Ares era diventato, da tempo, totalmente autonomo nelle macchinette che dispensano gelati, ma un bel giorno, arrivato al centro commerciale, trova il software cambiato: sistema poco intuitivo, tanti nuovi tasti, diverse tendine a comparsa, troppi passaggi nuovi.
Allora facciamo le foto di ogni passaggio e proviamo ad insegnargli a casa il nuovo software. Subentrano altre priorità e alla fine non si lavora su questo argomento.
Invece Ares arriva ieri davanti alla macchinetta e sorprende tutti seguendo tutte le fasi del software fino al pagamento. Guardate nel video sotto, la velocità con cui lo fa! Tutto ciò accade per via della motivazione: in questo caso della ricompensa, che è il gelato.
È importante dedicare del nostro tempo per capire che cosa è motivante per i nostri figli: si può trattare di un compito o di un gioco.
La motivazione intrinseca si riferisce proprio alla motivazione proveniente dall’interno di una persona. Cioè, fai qualcosa perché ti piace.
Ad esempio, un giocatore di tennis si allena tante ore al giorno perché vuole fare una gara ottima. Nell’autismo la motivazione può invece manifestarsi come una spinta interiore a svolgere bene un compito o a realizzare un’attività.
Tuo figlio potrebbe amare le auto ed essere fortemente motivato a sedersi vicino a te in finestra a guardare il traffico oppure giocare con le proprie macchinine per ore. Senza motivazione, il processo di apprendimento può fermarsi o rallentarsi.
Per questo motivo, bisogna sforzarsi per aumentare la motivazione, innanzitutto, scoprendo cosa motiva tuo figlio, e poi usando quello che gli piace come rinforzo per imparare.
È anche importante imparare cosa non è motivante per tuo figlio, in modo di evitarla. La motivazione, in un programma intensivo di analisi del comportamento applicata, può inizialmente assumere la forma di qualcosa di esterno, come essere ricompensati con del cibo, caramelle o attività preferiti. Ma l’obiettivo è che poi questa motivazione passi da esterna a interna in modo tale che un bambino si impegni nell’apprendimento per la gioia e la realizzazione personali.
E per fare ciò bisogna sfumare gradualmente le ricompense esterne e gioire insieme al bambino ogni qualvolta si sente felice e realizzato per un traguardo raggiunto. Per sapere come motivare un allievo autistico in classe, vi invito a leggere QUESTO articolo.
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