Non esistono due bambini autistici uguali, né hanno la stessa storia o le stesse esperienza. Solo perché un bambino autistico rompe una penna o strappa un libro quando è ansioso a scuola, non significa che ogni bambino nello spettro reagisca allo stesso modo in un ambiente che è stressante per lui/lei.
Nel corso di tutti gli anni scolastici di Ares sono tante le volte in cui ho costatato che spesso molti docenti pensano che l’autismo significhi indistintamente: poco linguaggio, aggressività, isolamento, autolesionismo…
Una volta mi capitò un’insegnante di sostegno che aveva paura di Ares (4 elementare credo) perchè “ho un’esperienza terribile con un bambino autistico che mi graffiò all’improvviso, mentre gli insegnavo a suonare il pianoforte”. Insomma non commento nemmeno questo episodio
Una delle mie più grandi frustrazioni è che alcune scuole non sempre capiscono come un bambino autistico possa reagire in modo completamente diverso a una situazione rispetto a un altro bambino autistico. Non ha davvero senso fare paragoni perché ogni bambino, sembra retorico, ma è unico.
Ecco otto cose che vorrei che gli insegnanti capissero sui bambini autistici:
1. Tutti i bambini sono unici.
2. Una diagnosi di autismo ad alto funzionamento non significa che il bambino non abbia difficoltà o soffra per situazioni stressanti.
3. Imporre una punizione a un bambino autistico a causa di un problema comportamentale è inaccettabile quanto punire un bambino normo tipico perchè ha tossito troppo in classe, È importante sostenere il bambino e scoprire il problema di fondo.
4. Ripetere le consegne non aggiunge nulla alla capacità di comprensione del bambino autistico. Più ripeti quello che deve fare e più sarà complicato per lui capirlo. Dagli tempo o cambia modo.
5. Non dare troppe istruzioni alla volta. Completare una lista enorme di compiti è difficile per un bambino autistico. Vai per gradi, prima una, poi l’altra.
6. I bambini autistici amano e hanno bisogno di routine, quindi tienilo a mente quando fai cambiamenti improvvisi alle attività e alla programmazione quotidiana.
7. Ricorda che i bambini autistici possono prendere tutto alla lettera. Non dire: “Torno da te tra due secondi”, a meno che tu non intenda davvero due secondi. Non usare metafore o frasi a doppio senso.
8. Cerca sempre di identificare cosa scatena una crisi o un cambiamento repentino nel comportamento del bambino autistico e prendi le misure necessarie per aiutarlo.
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