Si tappa le orecchie: vero fastidio o stereotipia?

Riflettiamo insieme: in tanti mi scrivete e mi dite spesso che i vostri figli si tappano le orecchie in circostanze diverse: sia quando ci sono rumori forti che quando c’è silenzio assoluto. Sia quando sentono qualcosa di stridulo che quando negate loro qualcosa. E quindi vi ponete giustamente una domanda: ma, si tappano le orecchie per un vero e proprio disturbo o trattasi di stereotipia?

Ho fatto una lunghissima ricerca, consultando testi di autistici famosi, forum di Asperger, siti specializzati sull’autismo, e chi più ne ha più ne metta. A tutto ciò che ho riscontrato nel web ho aggiunto la mia esperienza personale.

Anche Ares si tappa la orecchie e nel tempo ho capito che esistono reali suoni che detesta e che non è in grado di sopportare: il frullatore, l’idropulitrice, l’aspirapolvere, il motore degli aerei ed altri invece ai quali si è abbastanza abituato: i rumori nei centri commerciali, l’allarme dei vicini, la musica alta soltanto se la chiede lui. Tuttavia ho anche notato che a volte si copre le orecchie quando sta da solo, c’è apparente silenzio, e mentre le copre dice frasi per sé. In altri casi ascolta una sua canzone preferita e in alcuni istanti della canzone (radio o tv che sia) tappa le orecchie a tratti. In quei momenti capisco che non sente rumori particolarmente forti, ma che sta come filtrando suoni. E’ una sensazione mia, ovviamente.IMG_20180801_1921408

Naturalmente esistono differenze individuali e un suono che disturba una persona può essere piacevole per un’altra. E’ però, sicuramente ipotizzabile che i problemi uditivi di comprensione che hanno i nostri figli possano essere alla base dei problemi di linguaggio, ragion per cui non vanno affatto trascurati.

Questo qui sotto è Ares che non vuole entrare nella palestra della scuola perchè dice che c’è troppo rumore: verissimo! L’acustica della palestra era davvero insopportabile. Tuttavia, in alcuni momenti della scuola, la ginnastica non poteva essere fatta all’esterno, così ho provato a desensibilizzarlo, esponendolo piano piano al rumore della palestra fino a quando si è abituato ed è riuscito ad entrare senza difficoltà.

Uno studio del 2014, condotto da Mark Wallace , Ph.D. , direttore del Brain Institute Vanderbilt, ha dimostrato che le persone con disturbi dello spettro autistico hanno difficoltà ad integrare le informazioni visive e uditive simultaneamente. Ed è chiaro che questa informazione ci apre un mondo perchè alla base del gesto di tapparsi le orecchie, che compiono i nostri figli, non ci sarebbe soltanto il disturbo di un rumore, ma anche l’eccesso di informazioni visive, che insieme, provocano un vero e proprio caos nel loro cervello.

Lo studio ha riscontrato che i bambini autistici hanno un allargamento nella cosiddetta finestra temporale vincolante ( TBW ), dimostrando che il cervello ha difficoltà ad associare eventi visivi e uditivi che avvengono entro un certo periodo di tempo.

Oreja

“I bambini autistici hanno difficoltà a elaborare un ‘comando’ simultaneo in canali audio e visivi, ovvero vi è una difficoltà a integrare le informazioni simultaneamente da occhi e orecchie”. “E’ come se stessero guardando un film straniero doppiato male: nel loro cervello i segnali uditivi e visivi non corrispondono”,  ha detto il co-autore Stephen Camarata , Ph.D.


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“Una delle immagini classiche dei bambini autistici è che hanno le mani sopra le orecchie”, ha detto Wallace . “Crediamo che una delle ragioni possa essere la compensazione dei loro cambiamenti nella funzione sensoriale, semplicemente cercando di attivare un senso alla volta. Può trattarsi quindi di una vera e propria strategia per minimizzare la confusione tra i sensi”.

“Rumori che per gli altri sono assolutamente normali, possono risultare insopportabili per il bambino, che produce un rumore aggiuntivo, a lui noto e di conseguenza tranquillizzante, con l’obiettivo di riuscire a tollerare l’ambiente. I bambini iperuditivi hanno grosse difficoltà di attenzione perché per loro è più facile ascoltare rumori lontani e quindi più lievi, piuttosto che quelli vicini e quindi più aggressivi. Questi bambini ascoltano più facilmente se parliamo loro sottovoce: non producendo sibili, ma usando voce afona. A volte i bambini con questo problema si tappano le orecchie con le mani per difendersi da un rumore intollerabile” Dttssa Serena Mortari.

Sentite cosa dice Temple Grandin a proposito della sensibilità uditiva: “Il mio udito funziona come un amplificatore del suono puntato sul livello più alto. Le mie orecchie sono come microfoni che catturano e amplificano ogni suono. Ho due possibilità di scelta: 1) attivare le mie orecchie e farmi inondare dal suono o 2) disattivarle. Mia madre mi disse che a volte mi comportavo come se fossi stata sorda. I test dell’udito indicavano un udito normale. Non ero in grado di modulare le stimolazioni uditive in entrata. Scoprii che potevo escludere i rumori dolorosi dedicandomi ad un comportamento autistico ritmico stereotipato. Talvolta “spegnevo l’audio”. Per esempio, ascoltavo la mia canzone preferita all’autoradio e solo in un secondo tempo mi rendevo conto di aver spento il mio volume e di aver tagliato fuori metà canzone. In college, dovevo prendere costantemente appunti per evitare di spegnere l’audio.”Grandin_0

“Le persone autistiche devono essere protette da rumori che possano far male alle orecchie. Improvvisi rumori forti mi fanno male alle orecchie – come quando un trapano del dentista colpisce un nervo. Un bambino autistico può tapparsi le orecchie perché certi suoni lo feriscono. E’ come una reazione estrema di spavento. Un rumore improvviso (anche relativamente debole) spesso accelera il battito del mio cuore.”

“II rumori forti e continui, come le ventole dei bagni o gli asciugacapelli, mi disturbano. Sono in grado di “disattivare ” il mio udito e di estraniarmi dalla maggior parte dei rumori, ma non posso escludere certe frequenze. Per i bambini autistici è impossibile riuscire a concentrarsi all’interno di una classe, se sono bombardati da rumori che trapassano il loro cervello come il motore di un jet. I rumori forti e stridenti sono i peggiori. Un basso mormorio non ha alcun effetto sgradevole, ma l’esplosione di un petardo mi ferisce le orecchie. Quando ero bambina la mia governante aveva l’abitudine di far scoppiare un sacchetto di carta per punirmi. L’improvviso, forte rumore per me era una tortura.”

“La paura di un rumore che ferisce le orecchie è spesso la causa di comportamenti problematici e di crisi. Alcuni bambini autistici tentano di rompere il telefono perché hanno paura che squilli. Molti comportamenti problematici si scatenano nel tentativo di prevenire l’esposizione a un frastuono doloroso, e possono presentarsi anche ore prima che il rumore si verifichi. Alcuni dei rumori più comuni che causano disagio a molte persone con autismo sono le campanelle delle scuole, gli allarmi anti-incendio, i segnalatori acustici dei tabelloni che marcano i punteggi nelle palestre, i microfoni che fischiano e le sedie che strisciano sul pavimento. Quando ero bambina mi spaventava il traghetto che ci portava alla nostra casa di vacanza estiva: quando la sirena della nave suonava, mi gettavo per terra urlando. Bambini e adulti autistici possono aver paura dei cani o dei neonati perché l’abbaiare dei cani o il pianto dei neonati possono fare male alle orecchie, e cani e neonati sono imprevedibili e possono produrre rumori dannosi senza alcun preavviso.”

E ancora leggete questo, che secondo me risponde a chi di voi asserisce che il proprio figlio non si tappa le orecchie sempre davanti ad un forte rumore:

“Bambini ed adulti con un’estrema sensibilità ai suoni possono avere paura anche del suono dell’acqua che scorre o delle onde. Bambini con problemi di sensibilità uditiva meno gravi possono essere attratti da suoni e stimoli visivi che bambini più colpiti tendono ad evitare. A me piaceva il suono dello scorrere dell’acqua e del succo d’arancia che facevo gorgogliare con la cannuccia, mentre un altro bambino potrebbe evitare il rumore dell’acqua corrente. Mi piaceva la stimolazione visiva che derivava dalla vista delle porte scorrevoli automatiche; mentre un altro bambino potrebbe scappare urlando alla vista di una porta scorrevole automatica. Un aspirapolvere rumoroso può terrorizzare un bambino autistico come può costituire una piacevole fissazione per un altro. Quando guardo delle porte scorrevoli automatiche in movimento, provo la stessa sensazione di piacere che normalmente provo quando mi dedico a far ruotare gli oggetti o ad altre stereotipie.”

Da tutto questo evinco, per quanto mi riguarda, che un bambino quando si tappa le orecchie, non stia compiendo una stereotipia motoria, ma si troverebbe in un ambiente troppo stimolante che non è affatto detto lo sia anche per noi, indi per cui non ha senso insegnargli a non farlo. Ha senso invece capire che il gesto di tapparsi le orecchie non è altro che una risposta adattativa del suo organismo ad un ambiente sensoriale troppo stimolante. 

 

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