Storie sociali attraversamento strada con e senza semaforo

 

 

Come promesso vi allego le storie sociali che abbiamo usato con Ares nel percorso per avviarlo verso l’indipendenza in strada.

Percorso lungo, quindi non è che dopo che ha acquisito queste storie sociali lo si può mandare da solo in giro. Ci vuole tanta generalizzazione e i passaggi sono diversi prima di poter dire che Ares è pronto per essere autonomo in strada. Ma è un primo passaggio.

Le storie sociali, lo ricordo sempre, vanno personalizzate a seconda del livello cognitivo del bambino, dal suo potere di acquisire gli insegnamenti, dal suo livello di comprensione. Nel caso di Ares, ad esempio abbiamo iniziato dopo aver superato alcuni steps che lui già sapeva, come: cos’è un semaforo, cosa significano le luci del semaforo, cosa sono le strisce pedonali, ecc. Quindi quando parlo di personalizzare, intendo anche che se la persona che si sta insegnando non è in grado di riconoscere questi passaggi, vanno insegnati prima di passare a queste storie sociali che vi ho indicato qui. 

Ares, inoltre, aveva specifiche problematiche che riguardavano la camminata in strada perchè lui quando è felice di fare qualcosa, si muove, dondola, salta, e quindi una delle storie che trovate lavora proprio su come camminare in strada, perchè se dondola, se salta, ecc, si deconcentra e quindi viene a mancare la sicurezza che serve èer compiere l’attraversamento.

Il nostro obiettivo, in questa prima fase, è che Ares sia autonomo nelle strade del quartiere, quindi finora, stiamo lavorando nei dintorni di casa nostra, negli ambienti che lui conosce, con le persone che lo hanno visto crescere. 

Nell’ultima supervisione (e di questo vi parlerò a breve) abbiamo introdotto altri accorgimenti affinchè Ares si accerti di essere guardato dall’autista quando attraversa. E’ fondamentale affinchè l’attraversamento sia in totale sicurezza, visto che si tratta di un’autonomia piuttosto pericolosa. 

A questo proposito ci siamo accorti che non è detto che Ares sia in grado di rendersi conto dello sguardo dell’altro. Finora abbiamo sempre lavorato sul suo di sguardo ma non sullo sguardo dell’altro, quindi introdurremo anche qui una storia sociale apposita per essere certi che lui capisca che l’autista lo deve guardare e cosa significa.

E’ fondamentale che ciò accada perchè anche noi quando attraversiamo la strada lo facciamo dopo esserci accertati che l’autista ci consenta di farlo, quindi non basta che la macchina si fermi. A volte l’autista si può fermare perchè saluta qualcuno oppure perchè sta al cellulare, oppure perchè si sta sistemando la cintura, ad esempio. Invece è fondamentale che Ares veda lo sguardo dell’autista prima di attraversare. 

La storia sociale di questo specifico accorgimento (l’autista che guarda Ares) ve la farò avere dopo le feste, quando la introdurremo. E’ una storia sociale che lavora sull’insegnamento dello sguardo degli altri verso Ares. 

ATTRAVERSO LA STRADA STORIA SOCIALE

CAMMINA IN STRADA

Storia Non c’è il semaforo

In questo video Ares lavora su una delle storie sociali sopra elencate

Questo invece è il primo video in cui si lascia ad Ares andare “da solo” a prendere le sue pizzette (con il terapista che filma ad una distanza considerevole), dopo il lavoro con le prime 3 storie sociali. Tutto questo lavoro è stato corredato anche da video illustrativi che cercherò di inserire qui appena possibile.

Guardate nel video come Ares cammina perfettamente, come chiunque altra persona, e quando arriva all’incrocio, si ferma autonomamente, guarda, aspetta che passino le macchine (anche lontane) e poi attraversa. E’ un primo GRANDISSIMO traguardo. Ma la strada è ancora lunga. 

Qui invece continuiamo a generalizzare le regole stradali, in questo video Ares va a fare una fotocopia. i combinano due abilità: le regole della strada e l’attesa della fila. Notate come alza le mani quando attraversa, si ferma sempre ai semafori, e infine arriva al negozio e aspetta il suo turno. 

la foto di copertina è di Pexels

 

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