Crescere un figlio autistico ci cambia la vita

 

Quante volte ci è capitato di guardarci allo specchio e di riconoscere che siamo totalmente cambiati?

La genitorialità con figli disabili ci cambia totalmente. Non lo si può negare. I primi anni ci allontana così tanto da chi eravamo prima che davvero potremmo non riconoscerci più.

Spesso ci si guarda allo specchio, con il viso segnato da notti insonni e ci sembra di essere invecchiati di cent’anni. Oppure ci si ritrova in ​​una stanza piena di gente e ci si sente completamente isolati. e allora ci domandiamo se siamo invisibili. Ci chiediamo in che modo il nostro mondo è davvero così diverso e come possiamo iniziare a relazionarci con le persone.

Ci mettiamo in discussione. Ci facciamo un milione di domande. Qual è il nostro scopo. Dove trovare la forza. E ci si chiede perché. Come sia successo. Perché nostro figlio? E non quello degli altri.

La diagnosi mette in discussione la stabilità del nostro matrimonio, la nostra salute, il modo in cui trattiamo gli altri figli. Anche la decisione di avere più bambini. La carriera, i soldi, le relazioni con parenti e amici, e addirittura la fede.

Sperimentiamo il più grande amore su questa terra e allo stesso tempo ci chiediamo come fare per affrontare le difficoltà di ogni giorno. Ci si vergogna di essere tristi.

Diventiamo più accorti dei progressi di nostri figli, dei dettagli sui traguardi raggiunti, quasi come se ci fosse stato consentito l’accesso a un mondo speciale: pieno di abbracci, lacrime di gioia, rabbia, Ci si ritrova a festeggiare per cose ad altri scontate, come una nuova parola, ad esempio.

Si impara cosa vuol dire l’insensibilità. E rimaniamo attoniti la prima volta che sfiora nostro figlio. Pensi di essere preparato. Pensi che tornerai con qualche commento ironico. Ma probabilmente non lo farai. E poi trascorri le prossime notti insonni chiedendoti come fare per crescere tuo figlio in un mondo migliore.

All’inizio ti sembra di fare una corsa contro il tempo, ti viene l’ansia. Lotti contro la diagnosi. Fai tutto il possibile per contrastarla. La tua speranza viene messa in discussione, quindi provi ad accettarla. Vuoi quindi che il tempo si fermi, che tuo figlio non cresca perchè sai che il mondo è più gentile con i bambini più piccoli. 

Hai giorni in cui credi di non farcela più. Sei certo che nulla mai sarà facile. Che sarà sempre tutto troppo impegnativo. Non sei quasi in grado di immaginare un mondo migliore. Dove non devi lottare per i diritti fondamentali, l’inclusione, le ore di sostegno, il comune, la ASL, il lavoro.

E poi hai dei momenti pazzeschi. Momenti che compensano tutto il resto. Tuo figlio raggiunge un obiettivo, un’abilità importante, qualcosa su cui ha lavorato per anni. E allora pensi positivo e dici: “andrà benissimo”. Perché credi in questo piccolo bambino e sai che è in grado, che è capace e intelligente.

E allora vai avanti con forza e determinazione.

Sì, la genitorialità con un figlio autistico ti cambia tutto. Ti stravolge totalmente la vita, ma allo stesso tempo ti incastra perfettamente i pezzi della persona che dovevi essere.

Questa è la parte che ci rende più fortunati.

 

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