Cos’è l’insegnamento incidentale e come usare la TV in maniera costruttiva

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La caratteristica peculiare dell’insegnamento incidentale – proprietà che lo separa da tutte le altre forme di terapie basate sull’analisi del comportamento applicata per i bambini autistici – è che tutte le interazioni devono essere iniziate dal bambino. Questo può sembrare difficile dato che i bambini autistici sono noti per la loro riluttanza ad avviare il dialogo sociale e per la loro mancanza di motivazione ad apprendere o interagire con gli altri.

Tuttavia, questi due comportamenti comuni dei bambini autistici sono precisamente il motivo per cui l’insegnamento incidentale è stato concepito come una terapia avviata dai bambini.

Se un insegnante approfitta delle opportunità che si presentano per incoraggiare l’iniziativa e superare la scarsa motivazione, il bambino svilupperà due delle abilità più importanti necessarie per promuovere i suoi progressi futuri.

Ma per fare questo, l’insegnante deve creare un ambiente che presenti molte di queste opportunità, o “momenti per insegnare” al bambino. Per iniziare, l’insegnante, il genitore o il terapista dovrà necessariamente osservare il bambino nel suo ambiente naturale. È importante notare quali sono le cose che piacciono al bambino e quali oggetti all’interno dell’ambiente, il bambino apprezza di più. È anche consigliabile prestare attenzione a quali sono i comportamenti tipici del bambino. Prendersi del ​​tempo per osservare quali comportamenti inappropriati devono essere ridotti o eliminati, quali sono i punti di forza del bambino e come possono essere utilizzati per aiutarlo a sentirsi bene con le sue capacità ogni volta che si scoraggia.


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Dopo aver preso nota delle cose che interessano al bambino, prepara lod3443fd4ac9ca854e94e03f4cae4350d spazio di lavoro per gli esercizi di insegnamento casuali mettendo il maggior numero possibile degli elementi nell’area, ma appena fuori dalla portata del bambino (ad esempio, su uno scaffale o un tavolo leggermente alto). Assicurati che siano facilmente visibili al bambino.

Il prossimo passo è semplice. Aspettare. Se hai già fatto bene il lavoro fino a questo momento, non dovrebbe passare molto tempo prima che il bambino cerchi di raggiungere qualcosa che ha attirato il suo interesse. Questo è il tuo primo “momento di apprendimento” sotto il metodo di insegnamento incidentale. È giunto il momento del primo prompt, noto come prompt di livello 1. Ecco cosa fai: metti la mano sopra quella del bambino e, sì, aspetta ancora. Ricorda, l’obiettivo è che sia il bambino a cominciare. Il bambino ha esordito prendendo l’oggetto nel modo tipico di un bambino autistico, invece di chiederlo. Ora vuoi che il bambino inizi il dialogo, se possibile. Basta tenere la mano sopra quella del bambino e guardare con aspettativa fino a 30 secondi.


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Se il bambino non ha risposto entro quel tempo, utilizzare un prompt di livello 2: “Che cosa vuoi?” Una volta che hai lanciato il tuo prompt di livello 2, attendi di nuovo, aspettando con ansia. Si spera che il bambino risponda con una verbalizzazione: “Palla” o “Bambola”, per esempio.  -“Palla di che colore?” O “Quale bambola?” Il tuo obiettivo è far interagire verbalmente il bambino con te ad un livello leggermente più alto di quello che il bambino avrebbe fatto naturalmente.

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Se il bambino risponde con qualsiasi frase, come “Palla rossa” o “Bambola”, dì “È vero, “palla rossa” e lascia che il bambino abbia l’oggetto. Hai appena avuto uno scambio didattico incidentale di grande successo.

Se, d’altra parte, il bambino continua a non verbalizzare, devi andare a un prompt di livello 3. Guarda l’oggetto per un momento, poi guarda il bambino e chiedi: “Cos’è questo?” Aspetta un periodo di tempo ampio ma appropriato, e se il bambino non risponde ancora, tira fuori l’arma più pesante del tuo arsenale per l’insegnamento incidentale: un prompt di livello 4.

Guarda il bambino e pronuncia lenta e chiaramente ciò che vuoi che il bambino dica: “Palla rossa”. Hai appena modellato il comportamento che ti aspetti dal bambino. A questo punto, è probabile che il bambino ti imiti (qualcosa in cui molti bambini autistici sono molto bravi) e che quindi dica “palla rossa”. Ora puoi dire “è vero, palla rossa” e lasciare che il bambino abbia la palla. Il tuo primo scambio ha avuto ancora successo.

Questo è un insegnamento incidentale in poche parole. Anche se l’ho reso semplice e facile – e per la maggior parte lo è – quando si è effettivamente in un “momento incidentale” non è sempre facile ricordare come sfruttarlo al meglio. È per questo che un’attenta pianificazione gioca un ruolo cruciale.

La maggior parte dei genitori e dei terapisti sono abituati ad insegnare al bambino molte abilità diverse durante il giorno nell’ambiente naturale. Per esempio, i genitori indicano le figure in un libro e chiedono al bambino di etichettare quelle figure. Gli insegnanti chiedono ai bambini di rispondere o scegliere in classe. Queste sono tutte opportunità di insegnamento. L’insegnamento incidentale comprende il fatto che ci sia un’iniziativa del bambino e si pianifica per ottenere “momenti di insegnamento” che vengono iniziati dal bambino. Praticamente qualsiasi situazione durante il giorno può essere trasformata in un “momento di insegnamento. Le routine quotidiane che si possono usare per insegnare comprendono: i pasti, il vestirsi, i momenti di gioco, i viaggi in macchina, guardare la tv o ascoltare la musica, e compiti funzionali o accademici.

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Consigli per l’uso
– Date tempo a voi stessi e al vostro bambino. E’ difficile stare attenti alle iniziative del vostro bambino se siete sempre di fretta. 
Il momento migliore per usare l’insegnamento incidentale con l’obiettivo di sviluppare il linguaggio del bambino e le sue abilità sociali è quando il bambino vuole qualcosa come un cibo, o un’attività o un gioco, attenzione o aiuto. In questo caso è importante dare al bambino ciò che chiede. Se state incoraggiando l’uso del linguaggio e lui chiede una palla, è importante rinforzare naturalmente il linguaggio dandogli l’oggetto richiesto (per es. la palla). Voi volete insegnare al bambino che usando le abilità di comunicazione può ottenere quello che desidera.

 

La verbalizzazione è una parte molto importante dell’insegnamento incidentale. Aiutate il bambino a darvi una risposta elaborata. Questo significa una risposta più lunga e ciò fa parte del processo di apprendimento.
– L’insegnamento incidentale dovrebbe essere relativamente breve e divertente. Se la situazione diventa lunga e noiosa o non piacevole, fermatevi e ridirigetevi verso un’altra attività. 
– Pianificate in anticipo. Anche se naturale, l’insegnamento incidentale non è istantaneo. Alcune volte è difficile pensare a come sfruttare una situazione quando ci siete già dentro. Prendetevi del tempo per pianificare i momenti della giornata che potete dedicare all’insegnamento incidentale. Per esempio, dovete uscire a fare la spesa? Pensate a come potete insegnare linguaggio e concetti durante questo momento (per es. identificazione dei colori, identificazione degli oggetti, scelta, saluti sociali). 
– Iniziate da piccoli momenti e piccoli obiettivi. “Oggi stabilisco 3-4 momenti di insegnamento e li userò“. Non appena vi abituerete, ponetevi un obiettivo più alto. Se usato con regolarità, l’insegnamento incidentale diventa più naturale, anche se la pianificazione deve continuare per assicurarvi di raggiungere gli obiettivi di insegnamento. 
– Incoraggiate e insegnate agli altri ad usare l’insegnamento incidentale: per esempio altre persone che aiutano il vostro bambino, altri membri della famiglia e bambini più grandi.

Esempio
Quando la signora Rossi aprì l’armadio dei giochi, Marco cercò di prendere unagettyimages-89772593 macchinina dall’armadio. La signora Rossi mise una mano su quella di Marco e aspettò, guardando Marco. Marco non rispose. Allora la signora Rossi chiese “Cosa vuoi?” Marco rispose “Macchina”. La signora Rossi disse “Giusto, macchina” e permise a Marco di prendere la macchinina e portarla nell’area di gioco. Poi la signora Rossi si unì a Marco e disse “Hai una macchina rossa? Che colore è?” e Marco rispose “Rosso”. La signora Rossi disse “Molto bene, è rossa. Che colore è la macchina di Giulia?” Marco rispose “Giallo”. La signora Rossi disse “Sì, giallo. Tu e Giulia potete far correre le vostre macchinine sul tappeto”. L’insegnamento potrebbe fermarsi qui o la signora Rossi potrebbe continuare a lavorare con Marco sui colori o su un’interazione sociale, se lui esprimesse interesse nel giocare con Giulia.


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Come si applica l’insegnamento incidentale?
Questo tipo di approccio richiede, molto piú che nel lavoro strutturato, una certa abilitá da parte del tutor, in quanto si dovrá occupare di manipolare la situazione a seconda della motivazione del bambino per incoraggiare il linguaggio spontaneo. Per esempio, se il bambino ha fame e vuole da mangiare, il tutor si dovrá occupare di gestire la situazione in modo da incoraggiare il maggior numero di richieste possibile.

Benefici dell’insegnamento incidentale
– E’ un approccio diretto al bambino e il rinforzo naturale lo rende significativo e divertente
– L’insegnamento nell’ambiente naturale promuove la generalizzazione
– Può essere inserito nelle attività di ogni giorno
– Fornisce dati che riflettono il reale funzionamento giornaliero essenziali per prendere decisioni in base ai dati stessi.

Se intendi utilizzare l’insegnamento incidentale con tuo figlio o allievo, scoprirai che c’è molto di più da imparare, specialmente quando si applica l’insegnamento occasionale come parte della terapia di analisi comportamentale applicata. Per un terapista esperto, l’ampia raccolta dei dati sono parti essenziali del processo ABA, poiché creano feedback che aiutano a valutare i progressi e stabilire gli obiettivi.

Che cos’é invece il training nell’ambiente naturale?
Il training nell’ambiente naturale non é altro che la combinazione di insegnamento incidentale e generalizzazione. Da una parte si usa la motivazione del bambino per favorire la comunicazione e dall’altra si utilizzano stimoli nell’ambiente per promuovere la generalizzazione o insegnare nuove abilitá.

Come funziona il training nell’ambiente naturale? Ve lo spiego con questo esempio su come usare la TV in maniera costruttiva:

Sotto seguono due esempi, di due bambini ai diversi stadi del programma: iniziale, ed intermedio. Lo stimolo che guida la motivazione del bambino é sempre lo stesso: il video.

T sta per Tutor, B per bambino.

Iniziale:
B: Video (richiesta spontanea)
T: voglio video (incoraggia a prolungare la frase)
B: voglio video
T: Quale vuoi (mostrando due video)
B: Paperino (fa una scelta)
T: da la scatola chiusa, in modo che il bambino non possa aprirla da solo.
B: Apri
T: apri scatola (Incoraggia a prolungare la frase)
B: apri scatola (quindi su imitazione verbale)
T: non apre la scatola, ma aspetta che il bambino rifaccia la richiesta senza suggerimento verbale

B: apri scatola
T: apre la scatola
La scatola é vuota. Bambino guarda il tutor e la scatola (attenzione congiunta).
B: video
T: dammi video (incoraggia a prolungare la frase)
B: dammi video
T: da il video
Il bambino prova ad inserirlo, ma il tutor lo blocca.
B: metti video
T mette il video.
B: accendi
T: Tutor accende la televisione
T: siediti (istruzione ricettiva)
Il bambino si siede ed inizia a guardare il video. Il tutor lo ferma e indica sul video.depositphotos_33842721-stock-photo-mother-and-son-watching-television
T: che cos’é?
B: “Casa”(etichette espressive)
T: che cos’é?
B: “gatto”(etichette espressive)
T: come fa il gatto?
B: “miao”(intraverbale)
B: “mettti video” (richiesta)
T: mette il video

Intermedio:
B: Voglio il video
T: Francesca
B: “Francesca
T: si?
B:voglio il video
T: quale vuoi?
B: “voglio Paperino”
T: voglio vedere Paperino
B: voglio vedere Paperino
T: Paperino é un ……
B: “animale”
T: Tieni la scatola
Bambino apre la scatola ma é vuota.
B: “é vuota. Dammi il video”.
T: eccolo
B: “Lo metti?”Opciones-de-TV-para-ninos-de-2-a-12-anos_4x3
T: si va bene.
Il bambino guarda il video, il tutor lo mette in pausa ed inizia a trasferire abilitá apprese durante il lavoro strutturato nell’ambiente naturale (generalizzazione).
T: Guarda! (indicando Paperino sul video)
B: Paperino! (etichetta espressiva + attenzione congiunta)
T: che colore é il cappello?
B: Bianco
T: e chi é questo?
B: Topolino
T: É Topolino (prolunga la frase)
B: É Topolino
T: E questo?
T: É…
B: É Pluto
T: Pluto é un ….
B: cane
T: come fa il cane?
B: bau!
T: cosa fa Pluto?
B: Mangia
B: metti il video!
Tutor fa ripartire il video.

Ora vi faccio vedere questo momento di Insegnamento incidentale in cui Ares era particolarmente presente, concentrato e disponibile e la sorella approfitta per instaurare con lui un bel dialogo:

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Fonti e References:
special-learning
McGee, G. G., Morrier, M. J. & Daly, T. (1999). An incidental teaching approach to early intervention for toddlers with autism. JASH , 24(3), 133-146.
Risley, B. M. & Risley, T. R. (1978). Promoting productive language through incidental teaching. Education and Urban Society , 10, 407-429.

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