Dove andare e cosa fare con l’Assistente Domiciliare? Ecco alcune idee

E’ un lunedì di tanti, tanti anni fa! Abbiamo finalmente l’Assistente Domiciliare. Dopo tanta attesa finalmente ci è stato assegnato un assistente di una Cooperativa vicina. E’ inverno, spesso piove. Il comune non offre nessuna attività coinvolgente, non dispone di nessun centro per fare attività manuali o ricreative. Dove va l’assistente con mio figlio pur di riempire lo spazio delle 6 ore settimanali che ha a sua disposizione?

E’ la domanda che mi sono posta spesso quando, soprattutto da novembre a marzo, nei mesi invernali più freddi, arrivava l’assistente domiciliare a casa mia e gli affidavo Ares con grande stima, ma con tanta incertezza su cosa avrebbero fatto in giro per la città: “fare passeggiate” rimaneva sempre molto generico come concetto, soprattutto se pioveva o faceva molto freddo. Più di una volta sono stata costretta a disdirlo, pur di evitare che Ares si ammalasse, preferivo davvero che rimanesse sul divano di casa piuttosto che mandarlo in giro senza una meta.

Diciamo. inoltre. che Ares lavorava tantissimo durante la settimana, sia a scuola che durante le terapie, di conseguenza, avevo sempre immaginato che il momento lasciato all’assistenza domiciliare fosse diverso dalla quotidianità, meno strutturato e più rilassante.

Piano piano però abbiamo svoltato la situazione. Come? Innanzitutto coinvolgendo l’assistente con i terapisti A.B.A., dando a lui precisi compiti da svolgere nella quotidianità delle sue uscite con Ares. Ciò ha permesso che Ares facesse con l’assistente alcune attività che erano davvero impensabili prima.

  1. Il cinema: Ares non riusciva a vedere un film completo. Con l’assistente invece abbiamo deciso di dedicare una giornata intera al cinema. Previo accordo con la direzione del cinema, abbiamo scelto dei film specifici (semplici e che potessero piacere ad Ares), un orario consono (non troppo affollato) e con l’assistente Ares è riuscito, nel giro di poco tempo, a vedere un film completo alzandosi soltanto durante l’unica pausa.
  2. Ho affidato all’assistente le ore di nuoto di Ares. Lui lo accompagnava, e con lui Ares, per la prima volta, ha imparato a fare il bagno da solo, a insaponarsi, a usare il phone senza tapparsi le orecchie, a vestirsi da solo. E’ stato un crescendo di successi, finchè poi il nuoto finì.
  3. Ed è lì che subentrò il Bowling: devo dire che è stata una salvezza pensare al bowling, perché è un divertimento che a molti autistici piace e in più si svolge al chiuso, quindi zero problemi di pioggia e freddo. Al divertimento di far cadere i birilli abbiamo sempre aggiunto l’insegnamento di alcune competenze come indossare da solo le scarpe adatte, ecc. Inoltre, l’assistente fa sempre in modo di coincidere con altri ragazzi in modo di fare amicizia, di creare situazioni di socialità.

  4. I centri  commerciali e i negozi: sembra assurdo ma con l’assistente Ares si è piano piano allenato ad entrare in questi luoghi rumorosi e affollati, posti che prima era quasi impensabile frequentasse se non obbligato, quasi trascinato. 
  5. Gelateria fai da te: Esistono alcune gelaterie dove puoi crearti da solo la coppa di gelato che vuoi, inserire tutti gli ingrediente che ti piacciono, e questo genere di attività aiuta ad Ares a rendersi autonomo nella creazione del proprio gelato,
  6. Autonomia totale nelle macchinette dei centri commerciali e valore dei soldi. Qui non vi dico niente, vi faccio direttamente vedere il video. Tutto merito del mio assistente domiciliare.
  7. Macchinette da scontro: impensabile anni prima. Troppo rumorose, imprevedibili, invece con l’assistente anche questo traguardo lo abbiamo raggiunto.
  8. Cibi nuovi (Ares è rigidissimo con le pietanze che mangia). Con Fabrizio invece, ha scoperto nuovi sapori di pizza, ad esempio, e oramai la mangia anche con la mozzarella.
  9. Il bioparco. Ares va spesso, con l’assistente, al bioparco di Roma, è un posto tranquillo (andandoci durante la settimana) e a lui piace tanto il trenino del bioparco. Anche qui Ares ha la sua tessera e si districa autonomamente all’ingresso.

Eccolo in una delle sue passeggiate con l’assistente: 

 

Insomma, con Fabrizio, Ares è migliorato moltissimo, sia nel comportamento fuori casa (sempre consigliato dal supervisore A.B.A.), sia nelle autonomie, sia nell’acquisizione di diverse abilità: uso e valore dei soldi, ecc. Laddove spesso noi genitori non arriviamo per stanchezza e mancanza di tempo, pensateci bene: potrebbe arrivarci, senza ombra di dubbio, il prezioso assistente domiciliare!

Guarda anche. TUTTO MERITO DEL MIO ASSISTENTE DOMICILIARE

 

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