GIOCO DELLE ASSOCIAZIONI (VIDEO CON SORELLINA)/JUEGO DE LAS ASOCIACIONES (VIDEO CON LA HERMANITA)

Vi faccio vedere un gioco semplice che si può fare fra il bambino autistico e la sorella, il fratello, oppure un amichetto.

In questo caso, io e la terapista abbiamo creato una situazione favorevole di gioco fra Ares e sua sorellina, che qui era davvero molto piccola, infatti non sempre si capisce bene quello che dice. Tuttavia, la sorella ha visto come ci si comporta con Ares e di conseguenza ad ogni risposta esatta del fratello, dice un “bravoooo” che lo sentono persino i vicini, e fa anche il solletico al fratello, tutti rinforzi che lei sa, piacciono tanto ad Ares.

Come vedete i  bambini sono seduti uno di fronte all’altro, non ci sono televisioni nè cellulari accesi,  lo ribadisco sempre perché è assolutamente meglio evitare distrazioni, altrimenti salta la concentrazione, Ares si potrebbe alzare e finisce il gioco.

La sorellina comincia con la domanda: “se io dico “testa” tù che dici?: Ares risponde “capelli

se io dico canottiera, tù che dici: giacchino

se io dico denti, tù che dici: spazzolino

se io dico lingua tù che dici: bocca

se io dico guanti tù che dici: mani

se io dico orecchie tù che dici: occhi

se io dico stivali tù che dici: scarpe

Questo gioco si può fare anche con animali, con mestieri, con  colori… anche con i nomi dei parenti. Il bambino autistico dovrà per forza pensare prima di rispondere, e questo, senza dubbi, contribuirà a migliorare il suo linguaggio. Inoltre, questo gioco mi si è rivelato davvero  utile in situazioni di attesa, file, ecc., dove spesso non si sa come passare il tempo, e giocare, in maniera costruttiva, è sempre molto più efficace di ogni alternativa informatica.

 

JUEGO DE LAS ASOCIACIONES (VIDEO CON LA HERMANITA)

Les enseño este juego simple que se puede hacer con el niño autista y la hermana, el hermano o un amiguito.

En este caso, hemos creado una situaciòn favorable de juego entre Ares y su hermanita, que aquì era muy  pero muy pequeña, de hecho no siempre se entiende bien lo que dice. La hermanita ha visto cotidianamente còmo nos comportamos con Ares asì que, por cada respuesta exacta del hermano, ella dice un “bravoooooooo”, que hasta lo escuchan los vecinos, y le hace siempre cosquillitas que son  premios que ella sabe, le gustan mucho a Ares.

Como ven, los niños estàn sentados uno de frente al otro y no hay televisores ni mòbiles encendidos, lo digo siempre porque en este caso no se admiten distracciones, de lo contrario salta la concentraciòn, Ares se levanta y se acabò el juego.

La hermanita empieza con la pregunta. “si yo digo “cabeza, tù què dices?”: Ares responde: “cabellos

Si yo digo  camiseta, tù què dices: chaqueta

Si yo digo dientes, tù què dices: cepillo

Si yo digo lengua, tù què dices: boca

Si yo digo guantes, tù què dices:  manos

Si yo digo orejas, tù què dices: ojos

Si yo digo botas, tù què dices: zapatos

Este juego se puede hacer con animales, con las profesiones, con los colores…tambien con los nombres de familiares. El niño autista tiene que necesariamente pensar antes de responder, y ello, sin dudas, contribuirà a mejorar su lenguaje. Ademàs, este juego me ha sido muy ùtil en variadas situaciones de espera, colas, etc., donde a veces no sabemos còmo pasar el tiempo, y jugar, de manera constructiva, es siempre màs eficaz de cualquier alternativa informàtica.

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